Una lavoratrice ha citato in giudizio un’azienda sanitaria pubblica per non averle conferito un incarico direttivo, sostenendo l’illegittimità della procedura di selezione. La Corte di Cassazione, confermando le decisioni dei giudici di merito, ha respinto il ricorso, chiarendo che per ottenere un risarcimento per perdita di chance non basta dimostrare l’irregolarità della selezione, ma è necessario provare una ‘significativa probabilità’ di successo. La Corte ha stabilito che il giudice di merito ha correttamente compiuto una valutazione prognostica comparando i profili dei candidati, e tale valutazione, se ben motivata, non è sindacabile in sede di legittimità.
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