La Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso di un cittadino straniero contro la convalida del suo trattenimento in un centro per i rimpatri. Il ricorrente lamentava la violazione del diritto di difesa immigrazione, sostenendo di aver ricevuto la notifica dell'udienza di convalida solo pochi minuti prima del suo svolgimento, impedendogli di nominare un legale di fiducia. La Corte ha rigettato il ricorso, stabilendo che il diritto di difesa è stato concretamente garantito dalla presenza di un sostituto del difensore d'ufficio, che ha partecipato attivamente all'udienza. La decisione sottolinea che la tempestività della notifica va valutata in relazione alla sua finalità, ovvero assicurare la partecipazione del difensore, e che una mera irregolarità procedurale non invalida l'atto se non causa un pregiudizio effettivo al diritto di difesa.
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