La Corte di Cassazione analizza la responsabilità dello studio associato, confermando che la responsabilità personale dei singoli professionisti è assimilabile a una garanzia legale simile alla fideiussione. Di conseguenza, si applica il termine di decadenza di sei mesi previsto dall'art. 1957 c.c. Tuttavia, la Corte chiarisce un punto cruciale: per interrompere tale termine, il creditore può agire indifferentemente contro lo studio (debitore principale) o contro il singolo professionista (garante). La sentenza di appello, che aveva dichiarato la decadenza perché l'azione era stata intentata solo contro i professionisti e non contro lo studio, è stata annullata.
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