La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 16835/2025, interviene sul tema della mobilità scolastica e l’onere della prova. Un docente aveva richiesto un trasferimento su posti disponibili che, pur non assegnati nella sua fase di mobilità, erano stati successivamente attribuiti ad altri tramite conciliazione. La Corte ha stabilito che spetta al docente solo allegare l’inadempimento del Ministero, ossia la mancata assegnazione di un posto disponibile. Grava invece sul Ministero l’onere di dimostrare che, anche con una procedura corretta, il docente non avrebbe ottenuto quel posto, ad esempio per la sua posizione in graduatoria. La sentenza di appello, che poneva un onere probatorio più gravoso sul lavoratore, è stata cassata con rinvio.
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