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Procedura Civile

Statuizione di inammissibilità, impugnazione

Qualora il giudice, dopo una statuizione di inammissibilità (o declinatoria di giurisdizione o di incompetenza), con la quale si è spogliato della potestas iudicandi in relazione al merito della controversia, abbia impropriamente inserito nella sentenza argomentazioni sul merito, la parte soccombente non ha l’onere né l’interesse ad impugnare. Conseguentemente, è inammissibile, per difetto di interesse, l’impugnazione nella parte in cui pretenda un sindacato anche in ordine alla motivazione sul merito, svolta ad abundantiam nella sentenza gravata.

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Giudicato esterno a seguito di una sentenza della Cassazione

Cassazione Civile, Sezione Seconda, Sentenza n. 5091 del 3 marzo 2010

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Foro del consumatore, derogabilità

1469 bis c. c. , III C. , n. 19, e 1649 ter c. c. , il c. d. foro del consumatore è esclusivo ma derogabile, e la presunzione di vessatorietà della clausola di relativa deroga è superabile, ad onere del professionista, solamente con la dimostrazione dell’essere la medesima stata oggetto di trattativa, e ciò anche laddove la pattuizione si sia tradotta nell’indicazione derogatoria di una località coincidente con l’applicazione di uno dei criteri delineati dal codice di rito.

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Opposizione a decreto ingiuntivo

La sentenza di accoglimento anche parziale dell’opposizione sostituisce comunque il decreto ingiuntivo opposto, secondo quanto dispone l’art.

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Compensi professionali avvocato

Quando un decreto ingiuntivo sia stato adottato per i compensi professionali di un avvocato, al giudizio di opposizione si applicano certamente gli artt. 28, 29 e 30 legge 794 del 1942. Ma per tutto quanto non previsto da queste disposizioni speciali, il giudizio è regolato dalle norme sull’ordinario giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. Cassazione […]

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Onorari di avvocato

Nel procedimento camerale previsto dall’art. 30 della legge 13 giugno 1942, n. 794, per la decisione sull’opposizione a decreto ingiuntivo relativo a onorari di avvocato, l’ordinanza che decide il merito della opposizione e comunque definisce il giudizio, è impugnabile solo con ricorso per Cassazione ai sensi dell’art. 111 Cost., essendo definita inoppugnabile dalla legge. Cassazione […]

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Vizio di ultra o extra petizione

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 8262 del 7 aprile 2010

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Due successivi appelli avverso la medesima sentenza

Nel caso in cui la stessa parte abbia proposto, avverso la medesima sentenza, due successivi appelli, il primo dei quali inammissibile, senza tuttavia che, alla data di proposizione del secondo gravame, detta inammissibilità sia stata dichiarata, realizzandosi in tal caso l’effetto della consumazione dell’impugnazione, il termine per la proposizione della seconda impugnazione è quello breve, decorrente dalla notificazione della prima impugnazione.

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Invalidare la motivazione della sentenza impugnata

Per delineare il vizio indicato, occorre che i punti della controversia dedotti per invalidare la motivazione della sentenza impugnata con ricorso per cassazione, siano autonomamente dotati di una forza esplicativa o dimostrativa tale che la loro rappresentazione disarticoli l’intero ragionamento svolto dal giudicante o determini al suo interno radicali incompatibilità così da vanificare o da rendere manifestatamente incongrua o contraddittoria la motivazione. Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 12318 del 19 maggio 2010

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Il controllo di legittimità sulla motivazione della sentenza

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 12318 del 19 maggio 2010

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Eccezione, riserva alla parte

La riserva alla parte del potere di sollevare l’eccezione implica che ad essa sia fatto onere soltanto di allegare il menzionato elemento costitutivo e di manifestare la volontà di profittare di quell’effetto, non anche di indicare direttamente o indirettamente, cioè attraverso la specifica menzione della durata dell’inerzia, le norma applicabili al caso di specie, l’identificazione delle quali spetta al potere-dovere del giudice. Di guisa che, da un lato, non incorre in preclusioni la parte che, proposta originariamente un’eccezione di prescrizione quinquennale, invochi nel successivo corso del giudizio la prescrizione ordinaria decennale, o viceversa; e, dall’altro, il riferimento della parte ad uno di tali termini non priva il giudice del potere officioso di applicazione, previa attivazione del contraddittorio sulla relativa questione, di norma che prevede un termine diverso.

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Interrogatorio formale nel processo civile

232 c. p. c. , nella parte in cui statuisce che il collegio, valutato ogni altro elemento di prova, può ritenere come ammessi i fatti dedotti nell’interrogatorio è applicabile anche in caso di dichiarazioni che per il loro tenore evasivo o non attendibile, risultino equiparabili alla mancata risposta.

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Attività del difensore, cause perse

Con riferimento alle c. d. cause perse, l’attività del difensore, se ben svolta, può essere preziosa, al fine di limitare o di escludere il pregiudizio insito nella posizione del cliente, se non altro sollevando le eccezioni relative ad eventuali errori di carattere sostanziale o processuale della controparte. Egli espone in tal modo il cliente all’incremento del pregiudizio iniziale, se non altro a causa delle spese processuali a cui va incontro, per la propria difesa e per quella della controparte.

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Ricorso per Cassazione, deduzioni contenute nell’atto

Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 16147 dell’8 luglio 2010

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Mediazione e procacciamento di affari, elementi comuni

In tema di rapporti tra mediazione e procacciamento di affari, costituisce elemento comune a dette figure la prestazione di un’attività di intermediazione diretta a favorire tra terzi la conclusione di un affare, con conseguente applicazione di alcune identiche disposizioni in materia di diritto alla provvigione. Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 16147 dell’8 luglio 2010

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Litisconsorzio necessario, opposizione fallimento

I creditori istanti per il fallimento di società di persone o imprenditore individuale, assumono la posizione di litisconsorti necessari nel giudizio di opposizione alla dichiarazione di fallimento proposto dal socio illimitatamente responsabile, cui sia stato esteso il fallimento della società di persone o il fallimento del socio, ritenuto inizialmente imprenditore individuale. Cassazione Civile, Sezione Prima, […]

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Incompatibilità, funzioni di difensore e teste

Il linea di principio non sussiste una incompatibilità tra l’esercizio delle funzioni di difensore e quelle di teste nell’ambito del medesimo giudizio, se non nei termini della contestualità, per cui contemporaneamente il difensore non può essere anche testimone.

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Le cd. prove atipiche, divieti e preclusioni processuali

Nel vigente ordinamento processuale improntato al principio del libero convincimento del giudice, la possibilità di porre a fondamento della decisione prove non espressamente previste dal codice di rito, purché sia fornita adeguata motivazione della relativa utilizzazione, deve tuttavia escludersi che le prove cd.

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Opposizione a sanzione amministrativa, costituzione della Pubblica Amministrazione a mezzo del servizio postale, ammissibilità

Nel giudizio di opposizione all’ordinanza – ingiunzione, disciplinato dagli artt. 22 e 23 della legge n. 689 del 1981, l’inosservanza della forma prevista dal citato art. 23, secondo comma, per fa pervenire al giudice la documentazione ivi specificata, non incide sullo scopo al quale è preordinata la previsione normativa, sicché il fatto che la documentazione […]

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Contratti di appalto stipulati dalla P.A. italiana nel quadro della politica di cooperazione e sviluppo, in vista della realizzazione di opere all’estero

I contratti di appalto stipulati dalla Pubblica Amministrazione italiana nel quadro della politica di cooperazione e sviluppo, in vista della realizzazione di opere all’estero, non sono qualificabili come appalti di opere pubbliche. Ad essi, pertanto, non risultano applicabili le disposizioni normative in tema di appalto di opere pubbliche. Consegue da ciò che le disposizioni sugli […]

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