La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 3493/2024, ha stabilito i principi per l'usucapione di un bene in comproprietà, specialmente tra parenti. Il caso riguardava una richiesta di usucapione basata sul godimento esclusivo decennale di un immobile. La Corte ha chiarito che il solo utilizzo esclusivo e la prolungata inerzia degli altri comproprietari non sono sufficienti a trasformare il compossesso in possesso utile all'usucapione. È necessario un atto inequivocabile che manifesti l'intenzione di possedere il bene come proprietario esclusivo, escludendo gli altri. Il rapporto di parentela, inoltre, rafforza la presunzione di tolleranza, rendendo più difficile provare l'usucapione in comproprietà.
Continua »