La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 4067/2024, ha rigettato il ricorso di un istituto di credito, riaffermando un principio fondamentale in materia di onere della prova bancario. Il caso riguardava la richiesta di pagamento per uno scoperto di conto corrente. La Corte ha stabilito che la mancata contestazione degli estratti conto da parte del cliente non è sufficiente a provare il credito della banca. Quest'ultima ha sempre l'onere di dimostrare la legittimità delle singole voci addebitate, producendo i relativi contratti. In assenza del contratto per un conto anticipi collegato, le relative 'competenze' (spese, commissioni e interessi) sono state ritenute non dovute, portando all'azzeramento del debito del correntista.
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