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Prescrizione contributi: il termine decorre da scadenza

La Corte di Cassazione ha annullato una decisione di merito riguardante la prescrizione contributi previdenziali. Ha stabilito che il termine di prescrizione quinquennale inizia a decorrere dalla data di scadenza legale per il pagamento, comprese eventuali proroghe ufficiali. Di conseguenza, un avviso di pagamento inviato poco prima della fine del quinquennio, calcolato dalla data di scadenza prorogata, è stato ritenuto tempestivo e idoneo a interrompere la prescrizione, ribaltando la precedente dichiarazione di estinzione del debito.

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Pubblicato il 10 dicembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Prescrizione Contributi: La Cassazione e il Termine di Scadenza Prorogato

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito un chiarimento fondamentale sulla decorrenza della prescrizione contributi previdenziali, specialmente quando i termini di pagamento vengono ufficialmente prorogati. La decisione sottolinea un principio cruciale: la prescrizione inizia a decorrere solo dal momento in cui il diritto può essere effettivamente esercitato, ovvero dalla data di scadenza del versamento, anche se questa è stata differita.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine da una richiesta di pagamento di contributi previdenziali dovuti da una professionista alla Gestione Separata dell’ente previdenziale per l’anno 2010. Sia il tribunale di primo grado che la Corte d’Appello avevano dichiarato il credito prescritto. Secondo i giudici di merito, l’avviso bonario inviato dall’ente, pur essendo un atto idoneo a interrompere la prescrizione, era stato notificato oltre il termine quinquennale.

L’ente previdenziale ha quindi presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che i giudici non avessero tenuto conto di un decreto ministeriale che aveva prorogato la scadenza per il versamento di quei contributi. Secondo questa tesi, il termine di prescrizione doveva essere calcolato a partire dalla nuova data di scadenza, rendendo l’avviso di pagamento tempestivo.

La Questione sulla Prescrizione Contributi e le Proroghe

Il nodo centrale della controversia era stabilire se una proroga legale del termine per il pagamento dei contributi avesse l’effetto di spostare in avanti anche la data di inizio del periodo di prescrizione. L’articolo 2935 del Codice Civile stabilisce che la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere. L’ente sosteneva che, essendo stato posticipato il termine per adempiere, il suo diritto a pretendere il pagamento poteva essere esercitato solo a partire dalla nuova scadenza.

Di conseguenza, l’invio dell’avviso di pagamento, avvenuto pochi giorni prima dello spirare del quinquennio calcolato dalla data prorogata, doveva considerarsi valido ed efficace per interrompere la prescrizione.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’ente previdenziale, ritenendo fondata la sua argomentazione. I giudici hanno riaffermato il principio consolidato secondo cui il termine per la prescrizione dei contributi decorre dal momento in cui scadono i termini per il loro pagamento.

Il punto chiave della decisione risiede nel collegamento diretto tra la scadenza dell’obbligazione e l’inizio della prescrizione. La Corte ha chiarito che qualsiasi differimento dei termini di pagamento disposto per legge, come nel caso di specie tramite un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (d.P.C.M.), assume rilievo fondamentale. Se la legge sposta la data entro cui il contribuente deve pagare, di conseguenza sposta anche il dies a quo (il giorno iniziale) da cui calcolare il periodo di prescrizione.

Nel caso specifico, la scadenza per i versamenti relativi al 2010 era stata prorogata al 6 luglio 2011. L’avviso bonario era stato ricevuto dalla professionista il 4 luglio 2016, quindi all’interno del quinquennio che sarebbe scaduto il 6 luglio 2016. I giudici territoriali, pertanto, avevano errato nel non considerare tale proroga e nel dichiarare prescritto il debito.

Conclusioni

L’ordinanza ha importanti implicazioni pratiche sia per i contribuenti che per gli enti previdenziali. Viene stabilito con chiarezza che i termini di prescrizione non sono rigidi ma seguono dinamicamente le scadenze legali dei pagamenti. Quando un provvedimento normativo proroga i termini di versamento, anche la decorrenza della prescrizione viene posticipata. Questa decisione garantisce coerenza al sistema, assicurando che l’ente impositore abbia a disposizione l’intero periodo di cinque anni per esercitare il proprio diritto a partire dal momento in cui il pagamento diventa effettivamente esigibile. Per i professionisti e i lavoratori autonomi, ciò significa prestare massima attenzione non solo alle scadenze ordinarie ma anche a tutte le proroghe ufficiali, poiché queste influenzano direttamente la durata della potenziale esposizione debitoria.

Da quando inizia a decorrere il termine di prescrizione per i contributi previdenziali?
Il termine di prescrizione inizia a decorrere dalla data in cui i contributi devono essere pagati, ovvero dalla loro scadenza legale.

Una proroga ufficiale del termine di pagamento influisce sull’inizio della prescrizione?
Sì, la Corte di Cassazione ha stabilito che gli eventuali differimenti dei termini di versamento disposti per legge spostano in avanti anche la data da cui inizia a decorrere il periodo di prescrizione.

Cosa succede se l’ente previdenziale invia un avviso di pagamento prima della scadenza del quinquennio calcolato dalla data prorogata?
L’avviso è considerato tempestivo e valido per interrompere la prescrizione. Il debito contributivo, di conseguenza, non si estingue e può essere ancora richiesto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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