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Prescrizione contributi gestione separata: la proroga

La Corte di Cassazione ha stabilito che la prescrizione dei contributi dovuti alla Gestione Separata decorre dalla scadenza effettiva del termine di pagamento, comprese eventuali proroghe disposte per legge. Nel caso esaminato, un avviso di pagamento notificato nel 2012 per contributi del 2006 è stato ritenuto tempestivo, poiché un D.P.C.M. aveva spostato in avanti la scadenza originaria, interrompendo così la decorrenza della prescrizione dei contributi gestione separata.

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Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Prescrizione contributi gestione separata: la proroga sposta i termini

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione affronta un tema cruciale per liberi professionisti e lavoratori autonomi: la prescrizione contributi gestione separata. La decisione chiarisce in modo definitivo come le proroghe dei termini di pagamento, spesso disposte con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M.), incidano sul momento a partire dal quale inizia a decorrere il termine di prescrizione. Questa pronuncia ribadisce un principio fondamentale: il dies a quo per il calcolo della prescrizione coincide con la scadenza effettiva per l’adempimento, anche se posticipata.

I Fatti di Causa

Un libero professionista, architetto, si vedeva notificare un avviso di pagamento da parte dell’ente previdenziale per contributi relativi all’anno 2006. Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello accoglievano l’opposizione del professionista, dichiarando prescritto il diritto dell’ente alla riscossione. Secondo i giudici di merito, il termine di prescrizione quinquennale era già decorso al momento della notifica dell’avviso, avvenuta il 18 giugno 2012, in quanto le scadenze originarie per i versamenti (acconti e saldo) erano fissate tra il 2006 e il giugno 2007.

Il Ricorso per Cassazione e la prescrizione contributi gestione separata

L’ente previdenziale ha impugnato la decisione della Corte d’Appello dinanzi alla Corte di Cassazione, lamentando un’errata applicazione delle norme sulla prescrizione. L’ente sosteneva che i giudici di merito non avessero tenuto conto di un D.P.C.M. che aveva prorogato il termine per il versamento del saldo dei contributi del 2006. In virtù di tale proroga, la scadenza era slittata al 9 luglio 2007. Di conseguenza, il termine di prescrizione non era ancora maturato quando l’avviso di pagamento era stato notificato nel giugno 2012.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’ente previdenziale, cassando la sentenza impugnata. In via preliminare, la Corte ha respinto l’eccezione di inammissibilità del ricorso per tardività della notifica, chiarendo che la rinnovazione della notifica, eseguita tempestivamente dopo un primo tentativo fallito per cause non imputabili al notificante (trasferimento del difensore), aveva sanato ogni potenziale vizio.
Nel merito, la Suprema Corte ha ribadito il suo consolidato orientamento giurisprudenziale in materia. Il principio cardine è che il termine di prescrizione dei crediti contributivi inizia a decorrere dal momento in cui il diritto può essere fatto valere, ovvero dalla data di scadenza del termine di pagamento. Se un provvedimento normativo, come un D.P.C.M., proroga tale scadenza, anche l’inizio della decorrenza della prescrizione viene posticipato. Poiché era pacifico che la scadenza per il pagamento era stata prorogata al 9 luglio 2007, il diritto dell’ente non si era prescritto alla data della richiesta di pagamento del 18 giugno 2012.

Le Conclusioni

In conclusione, la Corte ha annullato la sentenza della Corte d’Appello e ha rinviato la causa ad altra sezione della stessa Corte per un nuovo esame, che dovrà attenersi al principio di diritto enunciato. La pronuncia ha un’importante implicazione pratica: sia i contribuenti che gli enti previdenziali devono prestare la massima attenzione a eventuali proroghe normative dei termini di versamento. Queste non solo spostano la data entro cui effettuare il pagamento, ma hanno un effetto diretto e conseguente sul calcolo della prescrizione contributi gestione separata, spostando in avanti il momento da cui il diritto dell’ente può estinguersi per inerzia.

Da quando inizia a decorrere il termine di prescrizione per i contributi della Gestione Separata?
Il termine di prescrizione inizia a decorrere dalla data di scadenza fissata per il pagamento del contributo.

Una proroga legale del termine di versamento influisce sulla prescrizione?
Sì, la Corte di Cassazione ha confermato che se una norma, come un D.P.C.M., proroga la scadenza per il pagamento dei contributi, anche il termine di prescrizione inizia a decorrere dalla nuova data di scadenza posticipata.

Cosa succede se la notifica di un ricorso non va a buon fine per cause non imputabili al notificante?
Se il notificante dimostra di aver tentato la notifica entro i termini e che questa non è andata a buon fine per cause esterne (come il cambio di indirizzo del difensore), può rinnovare la notifica entro un termine ragionevole. Se la rinnovazione avviene correttamente, il procedimento notificatorio si considera completato tempestivamente fin dal primo tentativo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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