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Prescrizione contributi: 10 anni per la restituzione

La Corte di Cassazione ha stabilito che l’azione per ottenere la restituzione dei contributi di solidarietà illegittimamente trattenuti da una cassa previdenziale è soggetta alla prescrizione ordinaria di dieci anni, e non a quella breve di cinque. La decisione si basa sul fatto che il credito del pensionato, essendo contestato nella sua legittimità, non possiede i requisiti di liquidità ed esigibilità necessari per l’applicazione del termine breve. L’ordinanza chiarisce che non si tratta di una semplice riliquidazione della pensione, ma del recupero di somme indebitamente prelevate, confermando così la tutela estesa per i pensionati in tema di prescrizione contributi.

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Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Prescrizione contributi: la Cassazione fissa il termine a 10 anni

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione è intervenuta su un tema di grande interesse per pensionati e casse previdenziali: la prescrizione contributi per la restituzione di somme indebitamente trattenute a titolo di “contributo di solidarietà”. La Suprema Corte ha confermato l’orientamento consolidato, stabilendo che il termine per agire è quello ordinario decennale e non quello breve quinquennale, offrendo così una maggiore tutela ai diritti dei pensionati.

I fatti di causa

Il caso trae origine dalla richiesta di un ragioniere pensionato di ottenere la restituzione delle somme che la sua Cassa di previdenza aveva trattenuto dalle sue rate di pensione a titolo di contributo di solidarietà. Sia il Tribunale che la Corte d’Appello avevano dichiarato illegittimo tale prelievo e condannato la Cassa a restituire gli importi, maggiorati degli interessi.

La Cassa previdenziale ha impugnato la decisione dinanzi alla Corte di Cassazione, basando il proprio ricorso su un unico punto: l’applicabilità della prescrizione breve di cinque anni, sostenendo che le somme richieste dal pensionato fossero ormai prescritte.

La questione sulla prescrizione dei contributi: 5 o 10 anni?

Il cuore della controversia legale risiedeva nella qualificazione del diritto del pensionato. Secondo la Cassa, la richiesta di restituzione doveva essere soggetta alla prescrizione quinquennale prevista dall’art. 2948 del codice civile, che si applica, tra le altre cose, a tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi, come i ratei pensionistici.

Tuttavia, sia i giudici di merito che, infine, la Cassazione, hanno seguito un ragionamento diverso. La Corte ha chiarito che la prescrizione breve si applica solo ai crediti “liquidi” ed “esigibili”, ovvero crediti il cui ammontare è certo e che possono essere riscossi immediatamente dal creditore. Nel caso di specie, il diritto del pensionato all’importo pieno della pensione (senza la trattenuta) era contestato dalla Cassa stessa. Di conseguenza, il credito non poteva considerarsi né liquido né esigibile fino alla pronuncia del giudice che ne accertasse l’illegittimità.

Le motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, nel dichiarare inammissibile il ricorso della Cassa, ha ribadito i principi già espressi in numerose sentenze precedenti, anche a Sezioni Unite. L’azione volta a recuperare somme trattenute a titolo di contributo di solidarietà non è assimilabile a una richiesta di ratei pensionistici arretrati, né a una domanda di “riliquidazione” della pensione. Si tratta, invece, di un’azione di ripetizione dell’indebito, ovvero la restituzione di una somma versata ma non dovuta.

Il prelievo, infatti, è stato un atto unilaterale della Cassa che si è sovrapposto al diritto alla pensione, senza confondersi con l’obbligazione pensionistica originaria. Pertanto, l’azione per recuperare queste somme è soggetta alla prescrizione ordinaria decennale prevista dall’art. 2946 del codice civile. La Corte ha sottolineato che “la mera idoneità del credito ad essere determinato nel suo ammontare” non è sufficiente per applicare il termine breve. Il creditore deve essere messo nella condizione effettiva di poter riscuotere la somma, condizione che manca quando la debenza stessa è oggetto di contestazione.

Conclusioni

Questa ordinanza consolida un principio fondamentale a tutela dei pensionati. Stabilire che la prescrizione contributi per la restituzione di prelievi illegittimi è decennale garantisce un arco temporale più ampio per far valere i propri diritti in giudizio. La decisione chiarisce che la natura del credito (contestato e non liquido) è decisiva per determinare il termine di prescrizione applicabile. Le casse di previdenza, pertanto, non possono invocare il termine breve per trattenere somme la cui legittimità è stata messa in discussione e poi negata dall’autorità giudiziaria. Infine, la Corte ha condannato la Cassa ricorrente al pagamento di una somma in favore della Cassa delle Ammende, in applicazione dell’art. 96 c.p.c., per aver insistito in un giudizio dopo il rifiuto di una proposta di definizione agevolata.

Qual è il termine di prescrizione per richiedere la restituzione di un contributo di solidarietà ritenuto illegittimo?
Il termine di prescrizione è quello ordinario di dieci anni, come stabilito dall’art. 2946 del codice civile.

Perché in questi casi non si applica la prescrizione breve di cinque anni?
La prescrizione breve di cinque anni non si applica perché il credito alla restituzione non è considerato “liquido ed esigibile” finché la sua legittimità è contestata. L’azione non riguarda ratei di pensione non pagati, ma la restituzione di una somma indebitamente prelevata, la cui debenza deve essere prima accertata in giudizio.

Cosa succede se un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile dopo il rifiuto di una proposta di definizione agevolata?
In tal caso, la parte soccombente (in questo caso la Cassa ricorrente) può essere condannata, ai sensi dell’art. 96, comma 4, c.p.c., al pagamento di un’ulteriore somma di denaro in favore della Cassa delle Ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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