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Pensionamento anticipato editoria: no mobilità

Un lavoratore del settore editoriale ha richiesto il pensionamento anticipato, cercando di includere nel calcolo dei contributi anche quelli figurativi derivanti dal periodo di mobilità. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, stabilendo un principio fondamentale per il pensionamento anticipato editoria: ai fini del raggiungimento del requisito contributivo, sono validi solo i contributi maturati durante il periodo di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), escludendo quelli successivi del periodo di mobilità. La decisione si basa su una stretta interpretazione della normativa speciale di settore.

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Pubblicato il 25 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Pensionamento Anticipato Editoria: Stop ai Contributi da Mobilità

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha chiarito un punto cruciale in materia di pensionamento anticipato editoria, stabilendo quali contributi possono essere utilizzati per raggiungere i requisiti necessari. La sentenza ha specificato che i contributi figurativi derivanti dal periodo di mobilità non possono essere sommati a quelli maturati durante la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS). Analizziamo insieme la vicenda e le motivazioni di questa importante decisione.

I Fatti di Causa

Un ex dipendente di un’azienda editoriale, dopo un periodo di CIGS e un successivo collocamento in mobilità, presentava domanda di pensione anticipata. La sua richiesta si basava sulla somma dei contributi versati durante il lavoro, di quelli figurativi accreditati per la CIGS e di quelli, sempre figurativi, relativi al periodo di mobilità.

La domanda veniva respinta sia in primo grado sia dalla Corte d’Appello. Quest’ultima, pur ritenendo in teoria computabili i contributi di mobilità, rigettava la richiesta per un motivo diverso: al momento della domanda amministrativa, il lavoratore non aveva ancora maturato il requisito contributivo completo. Il lavoratore decideva quindi di ricorrere in Cassazione, mentre l’INPS presentava un controricorso per contestare l’interpretazione favorevole della Corte d’Appello circa la validità dei contributi di mobilità.

Il Requisito Contributivo nel Pensionamento Anticipato Editoria

La questione giuridica ruotava attorno all’interpretazione dell’art. 1, comma 154, della Legge n. 205/2017 e delle norme collegate (in particolare la Legge n. 416/81), che disciplinano l’accesso al pensionamento anticipato editoria. Il punto del contendere era se il periodo di mobilità, successivo alla CIGS, potesse contribuire al raggiungimento dell’anzianità contributiva richiesta.

Secondo la tesi del lavoratore e l’interpretazione (poi corretta) della Corte d’Appello, la legge non escludeva esplicitamente tale possibilità. L’INPS, al contrario, sosteneva una lettura più restrittiva, limitando i contributi utili solo a quelli maturati entro la fine del periodo di CIGS.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto la tesi difensiva dell’INPS, respingendo il ricorso del lavoratore e correggendo la motivazione della sentenza d’appello. I giudici hanno affermato un principio di diritto molto chiaro, basandosi su un orientamento già consolidato.

La normativa sul prepensionamento per i dipendenti di aziende editoriali (L. n. 416/81) è considerata una disciplina speciale e, come tale, deve essere interpretata in modo rigoroso e letterale. Questa legge stabilisce un limite temporale ben definito per la maturazione del requisito contributivo: tale requisito deve essere perfezionato entro il periodo di godimento del trattamento di Cassa Integrazione Straordinaria.

Di conseguenza, i contributi figurativi accreditati per il successivo periodo di mobilità, essendo maturati dopo la scadenza della CIGS, non possono essere considerati utili. La norma, infatti, ha introdotto un’eccezione per favorire i lavoratori di un settore in crisi, ma ha fissato paletti precisi per evitare un’estensione indiscriminata del beneficio.

Le Conclusioni e l’Impatto della Decisione

Con questa ordinanza, la Corte di Cassazione ribadisce che il percorso verso il pensionamento anticipato editoria ha regole precise e non estensibili. La decisione conferma che solo i contributi versati e quelli figurativi maturati durante il periodo di CIGS sono validi per il raggiungimento del requisito. Questa interpretazione restrittiva fornisce certezza giuridica ma, al tempo stesso, chiarisce ai lavoratori del settore che non possono fare affidamento su periodi di ammortizzatori sociali successivi alla cassa integrazione per accedere a questo specifico trattamento pensionistico. Il rigetto del ricorso del lavoratore, quindi, si fonda su una questione di diritto che assorbe ogni altra valutazione sul caso specifico.

I contributi figurativi del periodo di mobilità sono validi per il pensionamento anticipato nel settore editoriale?
No, la Corte di Cassazione ha stabilito che non sono validi. Ai fini del pensionamento anticipato per i dipendenti di aziende editoriali, sono utili solo i contributi versati o accreditati durante il periodo di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS).

Perché la Corte di Cassazione esclude i contributi di mobilità?
La Corte ritiene che la normativa di riferimento (L. n. 416/81) sia una disciplina speciale e di stretta interpretazione. Essa fissa un limite temporale preciso per maturare il requisito contributivo, coincidente con il periodo di cassa integrazione, escludendo quindi i periodi successivi come quello di mobilità.

Qual era la posizione della Corte d’Appello in questo caso?
La Corte d’Appello aveva interpretato la legge in modo diverso, ritenendo che i contributi di mobilità potessero essere conteggiati. Tuttavia, aveva rigettato ugualmente la domanda del lavoratore perché, al momento della richiesta di pensione, il requisito contributivo non era ancora maturato. La Cassazione ha corretto questa motivazione, ritenendola errata in diritto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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