Patrocinio a Spese dello Stato: Quando Giustifica il Rinvio di un’Udienza
Il diritto alla difesa è uno dei pilastri del nostro ordinamento giuridico. Per garantire che sia effettivo per tutti, indipendentemente dalle capacità economiche, esiste l’istituto del patrocinio a spese dello Stato. Un’ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione ci offre uno spunto pratico su come la procedura per ottenere questo beneficio possa influenzare i tempi del processo, portando al rinvio di un’udienza.
I Fatti del Caso: Una Richiesta di Rinvio
Il caso in esame riguarda un ricorso presentato dinanzi alla Corte di Cassazione contro una sentenza del Tribunale. In prossimità della data fissata per la discussione in camera di consiglio, la parte ricorrente ha avanzato un’istanza di differimento. La ragione alla base della richiesta era precisa: il ricorrente era in attesa che si completasse la procedura per l’ammissione al beneficio del patrocinio a spese dello Stato.
L’accesso a tale beneficio è fondamentale, poiché assicura alla parte la copertura delle spese legali, permettendole di sostenere il proprio diritto in giudizio senza oneri economici. È interessante notare che la controparte, un ente comunale, non si è opposta alla richiesta, ma ha anzi aderito all’istanza di rinvio.
La Procedura di Patrocinio a Spese dello Stato e le Tempistiche Processuali
Per comprendere la decisione della Corte, è utile ricordare brevemente come funziona il patrocinio a spese dello Stato. Il cittadino che ritiene di averne diritto presenta un’apposita istanza al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati. L’organo valuta la sussistenza dei requisiti, principalmente legati al reddito, e delibera sull’ammissione. Questo iter, pur essendo generalmente celere, richiede dei tempi tecnici che possono non coincidere perfettamente con le scadenze processuali.
Nel caso specifico, l’udienza era imminente mentre la procedura di ammissione non era ancora conclusa. Proseguire senza una definizione avrebbe significato per il ricorrente non avere la certezza della copertura delle spese legali, con potenziali ripercussioni sul suo diritto di difesa.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Corte Suprema, preso atto della situazione, ha emesso un’ordinanza interlocutoria, ovvero un provvedimento che non decide il merito della causa ma gestisce un aspetto procedurale.
Le Motivazioni
La motivazione, seppur sintetica, è molto chiara: i giudici hanno ritenuto l’istanza “meritevole di accoglimento”. Questa valutazione si fonda su un principio di garanzia del diritto di difesa. Il perfezionamento della procedura di ammissione al patrocinio a spese dello Stato non è una mera formalità, ma una condizione essenziale per consentire alla parte di partecipare al processo in modo pieno ed effettivo. L’adesione della controparte ha ulteriormente rafforzato la legittimità della richiesta, dimostrando l’assenza di un interesse contrario al differimento. Di conseguenza, per assicurare che il ricorrente potesse beneficiare pienamente del suo diritto, la Corte ha disposto il rinvio della causa a nuovo ruolo, ossia a una data successiva.
Conclusioni
Questa ordinanza, pur nella sua semplicità, ribadisce un principio importante: le esigenze procedurali devono bilanciarsi con la tutela dei diritti fondamentali delle parti. Il diritto di accesso alla giustizia, facilitato dal patrocinio a spese dello Stato, prevale sulla mera esigenza di rispettare una scadenza processuale. La decisione mostra come i giudici possano e debbano utilizzare gli strumenti procedurali, come il rinvio, per garantire che il processo sia giusto ed equo per tutti i partecipanti, specialmente per coloro che si trovano in condizioni economiche svantaggiate.
È possibile chiedere il rinvio di un’udienza se si è in attesa dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato?
Sì, sulla base del provvedimento esaminato, la Corte di Cassazione ha ritenuto meritevole di accoglimento un’istanza di rinvio motivata dall’attesa del perfezionamento della procedura per l’accesso a tale beneficio.
Qual è stata la posizione della controparte riguardo alla richiesta di rinvio?
La controparte, in questo caso un Comune, ha aderito alla richiesta di rinvio presentata dal ricorrente, non opponendosi quindi al differimento dell’udienza.
Qual è stata la decisione finale della Corte?
La Corte di Cassazione ha accolto l’istanza e ha rinviato la causa a nuovo ruolo, stabilendo quindi una nuova data per la trattazione del caso.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 2 Num. 15885 Anno 2025
Civile Ord. Sez. 2 Num. 15885 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data pubblicazione: 13/06/2025
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso iscritto al n. 2505/2021 R.G. proposto da :
COGNOME NOMECOGNOME rappresentato e difeso dall’avvocato COGNOME con domicilio digitale in atti-
-RICORRENTE- contro
COMUNE DI ARONA, in persona del sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avvocato COGNOME NOMECOGNOME con domicilio digitale in atti. -controricorrente- avverso la SENTENZA del TRIBUNALE di VERBANIA n. 290/2020 depositata il 10/06/2020.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 24/04/2025 dal Consigliere NOME COGNOME
Evidenziato che
-il ricorrente ha proposto istanza di differimento dell ‘ adunanza camerale, essendo in attesa del perfezionamento della procedura per l’accesso al beneficio del patrocinio a spese dello Stato;
-il Comune di Arona ha aderito alla richiesta di rinvio.
Ritenuto che l’istanza si a meritevole di accoglimento.
P.Q.M.
rinvia la causa a nuovo ruolo. Così deciso in Roma, il 24/04/2025.