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Giurisprudenza Civile

Restituzione somme da parte di ex convivente

La sentenza affronta il tema delle attribuzioni patrimoniali tra ex conviventi, stabilendo che esse possono configurarsi come adempimento di un’obbligazione naturale se proporzionate alle condizioni economiche delle parti. In assenza di prova di un titolo giuridico che giustifichi la restituzione (come un contratto di mutuo), prevale il principio di solidarietà familiare, escludendo la ripetibilità di quanto versato.

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Risoluzione del contratto di locazione, grave inadempimento

La sentenza chiarisce che la semplice comunicazione di cessazione dell’attività e la mancata richiesta di pagamento canoni non costituiscono prova di riconsegna di un immobile locato. Inoltre, il conduttore, per ottenere la risoluzione del contratto per gravi inadempimenti, ha l’onere di provare tali inadempienze e che le stesse siano tali da pregiudicare il godimento del bene o da renderlo inidoneo all’uso pattuito.

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Scioglimento della comunione e pignoramento dell'immobile

La sentenza affronta il tema della divisione dei beni in presenza di un immobile pignorato, dichiarando la cessazione della materia del contendere a seguito della rinuncia delle parti. Viene inoltre analizzata la legittimazione ad intervenire in giudizio e il principio della soccombenza virtuale in caso di mancata dimostrazione della stessa.

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Ambiente lavorativo stressogeno, configurabile come fatto ingiusto

La Corte d’Appello di Bologna rigettava l’impugnazione proposta da XXX avverso la sentenza del Tribunale di Forlì, che aveva respinto il suo ricorso, volto ad ottenere il risarcimento del danno per le vessazioni datoriali subite. Per consolidato orientamento della Suprema Corte la nozione di mobbing (come quella di straining) è una nozione di tipo medico – legale, che non ha autonoma rilevanza ai fini giuridici e serve soltanto per identificare comportamenti che si pongono in contrasto con l’art.

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Concorso di colpa in sinistro stradale e risarcimento danni

In caso di sinistro stradale senza collisione diretta tra veicoli, è possibile configurare un concorso di colpa tra i conducenti se sussiste un nesso di causalità tra la guida imprudente di uno dei veicoli e l’evento dannoso. Il danno da perdita del rapporto parentale, in assenza di lucidità della vittima, va liquidato equitativamente secondo le tabelle del Tribunale di Milano, considerando l’età della vittima, l’età del superstite, il grado di parentela e la convivenza.

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Carta Elettronica per l'Aggiornamento e la Formazione del Docente

Il Tribunale ha stabilito che la Carta Docente, prevista per l’aggiornamento e la formazione dei docenti, deve essere riconosciuta anche ai docenti con contratti a tempo determinato di durata annuale. Tale principio si basa sulla normativa europea che vieta discriminazioni tra lavoratori a tempo determinato e indeterminato, garantendo pari opportunità formative. La sentenza chiarisce che il beneficio non spetta per supplenze brevi o temporanee, essendo legato alla finalità di sostenere un’attività didattica continuativa.

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Indennizzo per Infortunio In Itinere - Danno Biologico

Il Tribunale, in una controversia tra un lavoratore infortunatosi in itinere e l’INAIL, ha accertato il diritto all’indennizzo differenziale in base al grado di invalidità riconosciuto dal CTU. La sentenza evidenzia l’importanza della consulenza medico-legale nella quantificazione del danno biologico.

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Assicurazione, appropriazione indebita del premio

La sentenza chiarisce che, in caso di appropriazione indebita del premio assicurativo da parte dell’agente, il cliente, per ottenere il risarcimento del danno dalla compagnia assicurativa, ha l’onere di provare l’effettivo affidamento del denaro all’agente. La quietanza di pagamento rilasciata dall’agente ha valore di confessione stragiudiziale e non costituisce prova legale nei confronti della compagnia assicurativa.

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Fondo di garanzia per la previdenza complementare

La sentenza chiarisce che per accedere al Fondo di garanzia per la previdenza complementare, il lavoratore deve aver insinuato al passivo fallimentare il proprio credito, che in origine di natura retributiva, assume natura previdenziale solo a seguito del versamento al Fondo. In caso di fallimento del datore di lavoro, il lavoratore, è legittimato ad insinuarsi al passivo per ottenere la soddisfazione del proprio credito in via privilegiata, subentrando il Fondo di garanzia, in caso di pagamento, nei diritti del lavoratore.

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Responsabilità medica, ritardo diagnosi di endocardite batterica

La sentenza ribadisce la natura contrattuale della responsabilità medica per i giudizi instaurati prima dell’entrata in vigore della legge Gelli-Bianco. Il paziente, per ottenere il risarcimento, deve dimostrare l’esistenza del contratto, l’aggravamento delle condizioni di salute e il nesso di causalità tra l’operato dei medici e il danno. Spetta invece al medico dimostrare di aver agito con la diligenza richiesta dalla sua professione. Nel caso specifico, è stato riconosciuto un risarcimento per la comprovata negligenza dei sanitari nel ritardare la diagnosi di endocardite batterica, con conseguente aggravamento dello stato di salute del paziente.

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Illegittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo

Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è illegittimo se il datore di lavoro non fornisce la prova della sussistenza delle ragioni organizzative addotte e se, al contrario, dall’esame della visura camerale emerge un’espansione dell’attività aziendale. In tal caso, il lavoratore ha diritto ad un’indennità risarcitoria, determinata dal giudice in base all’anzianità di servizio, alle dimensioni dell’attività economica e al comportamento delle parti.

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Società di persone, revoca dell’amministratore ed esclusione del socio

La società semplice XXX, nonché i soci, proponevano ricorso per cassazione avverso la sentenza con cui la Corte di appello di Roma aveva confermato la sentenza con cui il Tribunale aveva dichiarato l’invalidità della delibera assembleare della ridetta società, assunta in data 2 dicembre 2015, con cui YYY era stata esclusa dalla compagine sociale, ai sensi degli artt. Peraltro, la circostanza che alcuni soci, pur avendone diritto, si astengano dall’amministrare, affidando la gestione agli altri (eventualità che si è verificata nel caso di specie, ove è pacifico che YYY abbia amministrato la società per dieci anni) è espressamente contemplata dall’art.

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Responsabilità contrattuale del gestore telefonico per disservizi

In tema di responsabilità contrattuale del gestore telefonico per disservizi, il cliente che agisce per il risarcimento del danno deve provare la fonte del suo diritto ed il relativo termine di scadenza, allegando la circostanza dell’inadempimento della controparte, mentre al gestore spetta la prova del fatto estintivo dell’altrui pretesa, costituito dall’avvenuto adempimento. In caso di disservizi telefonici che impediscono l’esercizio di un’attività professionale, il danno da perdita di chance è suscettibile di liquidazione equitativa, anche in mancanza di documentazione probatoria fiscale dalla quale desumere la contrazione reddituale.

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Regolazione spese processuali, parziale soccombenza reciproca

La sentenza affronta il tema del rimborso spese per gli amministratori di società, in particolare per quanto riguarda i viaggi dall’estero, e chiarisce che tale diritto deve essere espressamente previsto dalla disciplina interna della società. Inoltre, la Corte definisce i criteri di ripartizione delle spese legali in caso di parziale soccombenza reciproca, stabilendo che il giudice deve valutare l’esito complessivo della lite e adottare un criterio di ripartizione equo e conforme a giustizia.

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Risoluzione contratto di appalto per grave inadempimento

In caso di risoluzione del contratto di appalto per grave inadempimento del committente, l’appaltatore ha diritto al pagamento del corrispettivo per le opere già eseguite. Il corrispettivo deve essere determinato anche in base al valore venale dell’opera, tenendo conto del contratto e delle risultanze di causa. L’appaltatore ha inoltre diritto al risarcimento dei danni subiti, come il mancato utile e le spese sostenute per l’immobilizzazione di personale e mezzi.

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Reclamo avverso sentenza di apertura di liquidazione giudiziale

La sentenza analizza la legittimità dell’apertura di una liquidazione giudiziale contestata in merito alla riduzione dei termini a difesa e alle modalità di notifica. La Corte, confermando il provvedimento impugnato, ha ritenuto legittima l’abbreviazione dei termini in ragione dell’imminente scadenza del termine annuale dalla cancellazione della società dal registro delle imprese. Inoltre, la Corte ha ritenuto legittima la notifica a mezzo deposito presso la casa comunale in ragione dell’accertata irreperibilità del destinatario presso la sede legale.

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Irrilevanza dell'usura sopravvenuta nei contratti di conto corrente

La sentenza affronta la questione dell’usura sopravvenuta nei contratti di conto corrente bancario, analizzando la differenza tra questi ultimi e i contratti di mutuo e valutando l’applicabilità del principio di buona fede nell’esecuzione del contratto. La Corte conclude che la pretesa di interessi divenuti usurari nel corso del rapporto, in un contratto di conto corrente con facoltà di modifica unilaterale dei tassi da parte della banca, è contraria a buona fede e correttezza.

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Pagamento somma a saldo permuta immobiliare

In tema di obbligazioni alternative, la scelta della prestazione da eseguire spetta al debitore, salvo diversa pattuizione. Una volta effettuata la scelta, l’obbligazione diventa semplice e il debitore è tenuto ad eseguire la prestazione scelta. La parte che agisce per l’adempimento dell’obbligazione non può richiedere il pagamento di una somma di denaro se la scelta è caduta su una diversa prestazione.

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Responsabilità della banca per pagamento assegno non trasferibile

La sentenza afferma la responsabilità per il pagamento di un assegno non trasferibile ad un soggetto non legittimato, non avendo la banca adempiuto all’obbligo di diligenza nell’identificazione del presentatore. Tuttavia, la Corte riconosce anche un concorso di colpa del mittente che aveva spedito l’assegno tramite posta ordinaria, esponendosi ad un rischio maggiore di sottrazione del titolo.

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Fattura commerciale e contabilità redatta dal direttore dei lavori

La fattura commerciale, avuto riguardo alla sua formazione unilaterale ed alla funzione di far risultare documentalmente elementi relativi all’esecuzione di un contratto, si inquadra fra gli atti giuridici a contenuto partecipativo, consistendo nella dichiarazione, indirizzata all’altra parte, di fatti concernenti un rapporto già costituito, sicché, quando tale rapporto sia contestato (quantomeno in ordine alla quantificazione […]

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