Un medico, precedentemente in servizio presso l'amministrazione militare, dopo essere stato assunto da un'Azienda Sanitaria Locale, ha richiesto il riconoscimento dell'anzianità di servizio maturata. La sua domanda si basava sul principio di non discriminazione rispetto ai medici di altri Paesi UE, ai quali tale anzianità viene riconosciuta in virtù delle norme sulla libera circolazione. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5967/2024, ha rigettato il ricorso. Pur correggendo la motivazione della corte d'appello, ha stabilito che per invocare la tutela contro la "discriminazione alla rovescia" non è sufficiente una disparità di trattamento astratta. È necessario, invece, che il cittadino italiano dimostri di trovarsi in una situazione di conflitto e concorrenza concreta con un cittadino UE, dove la norma più favorevole per quest'ultimo si traduce in un pregiudizio diretto per il primo.
Continua »