La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 7825/2024, ha stabilito un principio fondamentale sulla restituzione delle somme da parte del lavoratore. A seguito della riforma di una sentenza favorevole, il dipendente è tenuto a restituire al datore di lavoro esclusivamente l'importo netto effettivamente percepito, e non la somma lorda comprensiva delle ritenute fiscali. La Corte ha chiarito che le ritenute fiscali, versate dal datore di lavoro in qualità di sostituto d'imposta, non entrano mai nel patrimonio del lavoratore. Pertanto, spetta al datore di lavoro, e non al dipendente, attivarsi per richiedere il rimborso di tali imposte all'amministrazione finanziaria.
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