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Giurisprudenza Civile

Anatocismo e commissione di massimo scoperto

La sentenza definisce la validità delle clausole anatocistiche alla luce della normativa vigente, distinguendo tra periodi pre e post 2014. Si analizza inoltre la determinatezza della commissione di massimo scoperto e si esclude la configurabilità dell’usura. Infine, si ribadisce l’inammissibilità dell’azione di ripetizione dell’indebito in costanza di rapporto, confermando invece la possibilità di richiedere l’accertamento negativo.

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Mancata dichiarazione valutaria: respinto l'appello

La sentenza chiarisce che il termine per la trasmissione dei verbali di contestazione in materia valutaria è ordinatorio. Inoltre, la buona fede del trasgressore non esime dall’obbligo di informarsi sulla normativa in caso di trasferimenti di ingenti somme di denaro, specie se vi sono avvisi in più lingue.

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Prescrizione diritto alla rendita vitalizia

La sentenza affronta il tema della prescrizione del diritto alla costituzione della rendita vitalizia in caso di omissioni contributive, analizzando la normativa e la giurisprudenza di legittimità. La Corte, riformulando l’orientamento precedente, stabilisce che il diritto del lavoratore è imprescrittibile, con la possibilità di richiedere la costituzione della rendita a proprio carico anche dopo la prescrizione dei contributi.

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Inammissibilità dell'appello per mancata prova del credito

La sentenza ribadisce l’onere del creditore di fornire la prova del titolo su cui si fonda la propria pretesa, anche nel caso in cui il credito derivi da cessione. Il cessionario, infatti, si trova nella stessa posizione del cedente e deve quindi fornire la prova dell’esistenza, del titolo e dell’ammontare del credito, oltre all’adempimento della prestazione. Nel caso di specie la Corte ha ritenuto inammissibile l’appello perché la società appellante non si era confrontata con la motivazione della sentenza di primo grado ma si era limitata a riproporre le stesse argomentazioni, senza fornire nuovi elementi di prova.

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Conto corrente e capitalizzazione degli interessi bancari

Il Tribunale ha chiarito i principi giuridici relativi alla capitalizzazione degli interessi bancari, alle commissioni sostitutive del CMS e all’usura. Ha inoltre ribadito l’importanza della documentazione completa per il ricalcolo del saldo in caso di finanziamenti.

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Risoluzione contratto di appalto per gravi vizi

La sentenza afferma il principio in base al quale, in caso di gravi vizi dell’opera, l’appaltatore e il direttore dei lavori sono responsabili solidalmente nei confronti del committente per i danni subiti. Inoltre, riconosce la possibilità di richiedere la risoluzione del contratto e il risarcimento del danno, ma precisa che il committente ha l’onere di attivarsi con diligenza per limitare i propri danni.

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Prescrizione del diritto al compenso di mediazione

La sentenza ribadisce i principi in tema di prescrizione del diritto al compenso di mediazione, interruzione della prescrizione e obbligo di informazione gravante sul mediatore. In particolare, il diritto al compenso sorge al momento della conclusione dell’affare e l’interruzione della prescrizione si verifica con il riconoscimento del debito. Il mediatore, inoltre, è tenuto a informare le parti sulle circostanze a sua conoscenza che possono incidere sull’affare.

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Illegittimità di sanzione disciplinare e trattenuta su retribuzione

La sentenza affronta il tema della proporzionalità e fondatezza delle sanzioni disciplinari e delle trattenute su retribuzione, sottolineando l’obbligo del datore di lavoro di provare la sussistenza dell’inadempimento del lavoratore e la sua effettiva responsabilità. Viene ribadita l’importanza della corretta qualificazione delle mansioni del lavoratore e della riconducibilità dell’inadempimento contestato alle sue effettive responsabilità.

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Risoluzione compravendita per amianto e agibilità

La presenza di amianto in un immobile venduto non comporta automaticamente la risoluzione del contratto per aliud pro alio, specie se la presenza era conoscibile. Tuttavia, l’acquirente può agire per vizi occulti o mancanza di qualità promesse, con onere di dimostrare la non conoscibilità del vizio. La responsabilità del venditore sussiste anche se l’immobile è antecedente alla normativa sull’amianto, se la presenza del materiale lo rende inidoneo all’uso o ne diminuisce il valore.

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Liquidazione compensi avvocato in caso di separazione

In caso di mancata determinazione consensuale del compenso professionale dell’avvocato, si applicano i parametri stabiliti dal DM 55/2014. Le controversie relative alla separazione sono di valore indeterminabile e i compensi sono rapportati a quelli previsti per le cause di valore non inferiore a 26.001,00 euro e non superiore a 260.000,00 euro.

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Risoluzione contratto per vizi del bene venduto

In caso di compravendita, il venditore è tenuto a consegnare al compratore un bene conforme al contratto. In caso di difetti di conformità, il compratore ha diritto alla risoluzione del contratto o alla riduzione del prezzo, oltre al risarcimento dei danni.

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Opposizione alla comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria

Il Tribunale ha rigettato l’opposizione alla comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria, ritenendo che i crediti vantati non fossero prescritti. Il Giudice ha rilevato la sussistenza di atti interruttivi della prescrizione, come intimazioni di pagamento e un atto di pignoramento presso terzi, che hanno impedito il decorso del termine.

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L'azione revocatoria ordinaria nelle società di persone

L’ordinanza n. 11296 del 2025 rappresenta un importante contributo alla definizione dei presupposti dell’azione revocatoria ordinaria nelle società di persone, fornendo criteri chiari per l’accertamento dell’eventus damni e precisando la distribuzione dell’onere probatorio nel contesto concorsuale. La decisione evidenzia l’importanza di una valutazione specifica del patrimonio dei soci illimitatamente responsabili, superando approcci meramente formalistici in favore di un’analisi sostanziale della situazione patrimoniale complessiva.

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Autorizzazione alla Prededuzione Finanziamenti Soci

L’ordinanza chiarisce la portata applicativa dell’art. 22 CCII, evidenziando che l’autorizzazione del Tribunale non attiene al finanziamento in sé ma al riconoscimento della sua prededucibilità in sede concorsuale o esecutiva. Viene inoltre ribadito che tale autorizzazione può essere concessa anche quando il finanziamento sia funzionale non solo alla continuità aziendale, ma anche alla sua finalità propria, ossia al risanamento.

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Congedo straordinario per assistenza familiare disabile

La sentenza ribadisce il principio per cui il congedo straordinario per assistenza familiare disabile è subordinato all’effettiva ripresa dell’attività lavorativa al termine di ogni periodo di fruizione. La mancata ripresa, anche se giustificata da altri motivi (malattia, ferie), non consente di computare i periodi di non lavoro ai fini del congedo.

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Occupazione abusiva immobile INPS

In caso di occupazione senza titolo di un immobile, il proprietario ha diritto al rilascio del bene e al risarcimento del danno per la perdita della possibilità di godimento, quantificabile anche con il parametro del canone locativo di mercato.

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Qualificazione polizze fideiussorie in contratti autonomi di garanzia

La sentenza si pronuncia sulla qualificazione di polizze fideiussorie in contratti autonomi di garanzia, con conseguente esclusione della possibilità per il garante di opporre al creditore le eccezioni del debitore. Viene inoltre esaminata la questione della proroga del termine per l’esecuzione dei lavori e la riduzione delle garanzie.

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Mancato acquisto minimo di fornitura e saldo

La sentenza sancisce il diritto del fornitore a ricevere il pagamento per la mancata acquisizione della quantità minima di fornitura concordata contrattualmente, nonostante l’avvenuto pagamento di un acconto iniziale. Viene ribadito il principio di diritto secondo cui spetta all’acquirente dimostrare l’avvenuto pagamento del debito residuo.

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Nullità del patto di prova e indennità contratto di agenzia

Il tribunale ha stabilito che il patto di prova in un contratto di agenzia non è di per sé nullo se esclude il preavviso e l’indennità di cessazione del rapporto. La possibilità di recedere senza preavviso è connaturata alla natura sperimentale del periodo di prova. Tuttavia, al preponente è comunque richiesto di corrispondere l’indennità di cessazione del rapporto prevista dalla normativa europea, anche in presenza di un patto di prova.

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Revoca parziale decreto ingiuntivo per mancata prova del credito

In un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, il creditore ha l’onere di provare il titolo del credito. Nel caso di un contratto di appalto, la fattura commerciale da sola non è sufficiente a provare l’accordo sul prezzo, soprattutto se contestato. La mancata dimostrazione dell’accordo comporta la revoca del decreto ingiuntivo.

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