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Codice Civile
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Giurisprudenza Civile

Condanna per infiltrazioni da lastrico solare

In presenza di infiltrazioni di acqua nell’immobile delle parti danneggiate può affermarsi non solo l’esistenza di un “pericolo grave e prossimo” alla “res” così come previsto dall’art. 1172 c.c., ma anche di un danno già sussistente e, di solito, ingravescente il che giustifica il ricorso alla tutela cautelare proprio al fine di scongiurare l’ulteriore verificazione di altri danni o l’aggravamento di quello già verificatosi. Inoltre, con specifico riferimento al pericolo di danno alla salute, lo stesso rappresenta una “conseguenza mediata dell’altrettanto temuta lesione del diritto di proprietà esclusiva sull’appartamento” che si verifica ogniqualvolta il godimento della res risulti sostanzialmente compromesso.

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Sequestro conservativo e mancanza del periculum in mora

Il sequestro conservativo è una misura cautelare che richiede la presenza di due requisiti: il fumus boni iuris e il periculum in mora. Quest’ultimo, in particolare, consiste nel rischio concreto e attuale che il patrimonio del debitore possa essere disperso, rendendo così inefficace una futura sentenza di condanna.

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Difetto di notifica e errata individuazione dei convenuti

L’ordinanza ribadisce l’importanza della corretta individuazione dei soggetti convenuti in giudizio e della loro rituale notifica, pena l’inammissibilità del ricorso. Sottolinea inoltre l’obbligo di diligenza del ricorrente nell’accertare gli indirizzi corretti a cui inviare gli atti.

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Cessata materia del contendere in esecuzione ordinanza cautelare

Il provvedimento si occupa dell’esecuzione di un’ordinanza cautelare, dichiarando la cessata materia del contendere una volta accertata l’avvenuta ottemperanza. Le spese della fase esecutiva, data la natura strumentale del procedimento ex art. 669 duodecies c.p.c., non possono essere liquidate in questa sede.

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Rigettato ricorso per illegittima segnalazione in centrale rischi

Il ricorso per illegittima segnalazione in centrale rischi presuppone che il ricorrente fornisca la prova della presenza dei requisiti del fumus boni iuris e del periculum in mora. Nel caso di specie, il ricorrente non ha prodotto tale documentazione e il ricorso è stato rigettato.

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Quietanza di pagamento, confessione stragiudiziale

La quietanza di pagamento, quale confessione stragiudiziale proveniente dal creditore, fa piena prova dell’adempimento. L’onere di provare l’eventuale errore, violenza o simulazione grava sul debitore.

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Danni per vizi immobile e responsabilità del progettista

La sentenza affronta il tema della responsabilità per rovina e difetti di immobili, applicabile anche in caso di ristrutturazione edilizia, e l’onere probatorio in capo all’attore in termini di tempestività della denuncia e interruzione della prescrizione. Si sofferma inoltre sulla possibilità di agire in via risarcitoria per vizi dell’opera anche nei confronti del progettista in solido con l’appaltatore, laddove la cattiva esecuzione sia riconducibile a negligenza professionale.

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Principio del ne bis in idem, titolo differente

Il principio del ne bis in idem non si applica quando il giudizio si fondi su un titolo differente. La sentenza di mero accertamento, pur non contenendo la condanna alla restituzione, consente di azionare il titolo esecutivo (anche con procedimento monitorio) per ottenere la ripetizione di quanto indebitamente percepito.

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Scioglimento del preliminare di compravendita per fallimento

Il fallimento di una parte di un contratto preliminare di compravendita legittima il Curatore a sciogliere il contratto e richiedere la restituzione della caparra confirmatoria. Il diritto alla restituzione deriva dalla mancanza di causa del pagamento a seguito del fallimento e non è soggetto a ritenzione.

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Disdetta di un contratto di locazione e pagamento dei canoni

La disdetta di un contratto di locazione, pur se tempestiva, non esonera il conduttore dal pagamento dei canoni fino al momento dell’effettiva riconsegna del bene locato, qualora la vicinanza tra la data di disdetta e quella di scadenza del contratto impedisca al locatore di rientrare in possesso del bene.

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Risoluzione del contratto di distribuzione per inadempimento

La sentenza conferma la legittimità della risoluzione dei contratti di distribuzione in caso di grave inadempimento del piano di rientro concordato per i debiti pregressi. Viene inoltre riconosciuto il diritto al risarcimento del danno per violazione del canone di buona fede, qualora la comunicazione di risoluzione sia avvenuta in modo repentino e senza la concessione di un termine congruo per sanare l’inadempimento. Non sussiste, invece, la responsabilità per concorrenza sleale in capo al creditore che abbia partecipato ad una gara pubblica dopo aver comunicato la risoluzione del contratto al debitore.

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Revoca ordinanza di reintegrazione lavoratore ipovedente

Il datore di lavoro è tenuto a verificare la possibilità di adibire il lavoratore con disabilità a mansioni equivalenti o inferiori e ad adottare ogni ragionevole accomodamento per garantire il mantenimento del lavoro, senza gravare l’impresa con oneri sproporzionati.

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Molestie sessuali sul luogo di lavoro

La sentenza affronta il tema delle molestie sessuali sul luogo di lavoro, ribadendo la gravità di tali comportamenti e la tutela che il diritto offre alle vittime. Viene ribadito il principio per cui il consenso a un contatto fisico, anche in ambito artistico, non può essere presunto ma deve essere esplicito, libero e consapevole.

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Decreto Aiuti-bis, sospensione efficacia clausole contrattuali

Il Tribunale ha stabilito che la sospensione dell’efficacia delle clausole contrattuali prevista dal Decreto Aiuti-bis riguarda solo le modifiche unilaterali alle condizioni generali di contratto e non l’aggiornamento del prezzo alla scadenza di condizioni economiche pattuite in un separato documento.

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Revocatoria cessione quote societarie per eventus damni

La sentenza afferma il principio secondo cui l’azione revocatoria ordinaria ex art. 2901 c.c. può essere esercitata anche quando il credito non sia ancora liquido, certo ed esigibile, essendo sufficiente la sua esistenza e la sua idoneità a determinare un pregiudizio per il creditore. Inoltre, il Giudice, nel caso di specie, ha ritenuto integrato il requisito dell’eventus damni in quanto l’atto di disposizione ha determinato un pericolo di danno per il creditore, avendo reso più incerta l’esecuzione coattiva del credito.

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Licenziamento per giusta causa di una dipendente bancaria

La sentenza ribadisce che la commissione di illeciti gravi come la sottrazione di denaro, aggravata dalla reiterazione e dalla violazione dei doveri di fedeltà e lealtà, costituisce giusta causa di licenziamento, soprattutto considerando il ruolo di responsabilità rivestito dalla dipendente.

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Appello dichiarato improcedibile per intervenuto fallimento

La sentenza analizza la legittimità di un’esecuzione forzata basata su una sentenza di lavoro confermata in appello dichiarato improcedibile per intervenuto fallimento del debitore, affermando che la dichiarazione di improcedibilità non travolge la sentenza di primo grado.

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Opposizione a cartelle esattoriali

Il giudice ha rigettato l’opposizione a una serie di cartelle esattoriali, confermando la validità delle notifiche degli atti prodromici e l’intervenuta interruzione della prescrizione. È stata inoltre ribadita la correttezza della procedura di riscossione e la legittimazione passiva dell’ente impositore.

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Illegittimo licenziamento per mancato repêchage

Il giudice ha stabilito che il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è legittimo solo se sussiste un nesso di causalità tra la scelta imprenditoriale e il recesso, e se il datore di lavoro ha adempiuto all’obbligo di repêchage, offrendo al dipendente altre mansioni compatibili con il suo stato di salute.

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Obbligazione contributiva e omesso versamento

Il mancato rispetto del termine di 90 giorni per la contestazione dell’inadempimento contributivo da parte dell’ente previdenziale, come previsto dall’art. 14 L. 689/81, comporta l’estinzione dell’obbligazione del pagamento, anche in presenza di accertamenti complessi.

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