La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 26742/2025, chiarisce i criteri per il calcolo del risarcimento occupazione illegittima di un terreno da parte della Pubblica Amministrazione. La sentenza ribadisce che, in assenza di un decreto di esproprio, l'occupazione costituisce un illecito permanente. Il diritto al risarcimento per la perdita della proprietà sorge con la domanda giudiziale del privato, che equivale a una rinuncia al bene. Di conseguenza, il valore dell'immobile deve essere determinato con riferimento a tale data e non a quella della trasformazione del fondo. La Corte ha rigettato il ricorso dei proprietari, confermando la correttezza della decisione d'appello.
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