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Ordinanza interlocutoria: significato e funzioni

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 9716/2025, ha emesso un’ordinanza interlocutoria in relazione a un ricorso contro una sentenza della Corte d’Appello di Roma. Questo tipo di provvedimento non definisce il merito della controversia, ma risolve questioni procedurali necessarie per la prosecuzione del giudizio, dimostrando il ruolo fondamentale di tali atti nel corretto svolgimento del processo.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Ordinanza Interlocutoria: La Cassazione e le Tappe del Processo

Nel complesso iter della giustizia, non tutte le decisioni di un giudice sono sentenze finali che mettono la parola ‘fine’ a una controversia. Esistono infatti provvedimenti, come l’ordinanza interlocutoria, che svolgono un ruolo cruciale nella gestione e progressione del processo. Un recente esempio ci viene fornito dall’ordinanza n. 9716 del 2025 della Corte di Cassazione, che interviene in una causa pendente a seguito di un ricorso contro una decisione della Corte d’Appello di Roma. Analizziamo il significato e la portata di questo tipo di atto giudiziario.

Il Contesto del Provvedimento

Il caso in esame nasce da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione per contestare una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma. In questa fase del giudizio, prima di poter decidere sul merito della questione, la Corte si è trovata a dover emettere un provvedimento non definitivo, ma preparatorio alla decisione finale.

Cos’è una Ordinanza Interlocutoria e a Cosa Serve?

Un’ordinanza interlocutoria è un atto con cui il giudice non decide l’intera causa, ma risolve questioni che emergono durante lo svolgimento del processo. A differenza della sentenza, che chiude un grado di giudizio, l’ordinanza ha una funzione ordinatoria: serve a regolare il corso del procedimento. Le sue funzioni possono essere molteplici:

* Gestire l’istruttoria: ad esempio, ammettendo o negando una prova richiesta dalle parti.
* Risolvere questioni procedurali: come la competenza del giudice o la regolarità delle notifiche.
* Preparare la decisione di merito: rinviando la causa per precisazioni o per l’acquisizione di ulteriori documenti.

In sostanza, questo provvedimento è uno strumento fondamentale per garantire che il processo si svolga in modo ordinato e nel rispetto delle regole, preparando il terreno per una decisione di merito giusta e ponderata.

Le Motivazioni dietro un’Ordinanza Interlocutoria

Le motivazioni di un’ordinanza interlocutoria si concentrano esclusivamente sugli aspetti procedurali o istruttori che essa intende risolvere. Non anticipano mai il giudizio finale sul diritto controverso. Nel caso specifico, sebbene il testo del provvedimento non sia stato analizzato nel dettaglio, le ragioni potrebbero risiedere nella necessità di risolvere una questione preliminare sulla giurisdizione, sulla composizione del collegio giudicante, o di rimettere la questione alle Sezioni Unite per la sua particolare importanza giuridica. La motivazione, quindi, si limita a spiegare perché sia necessario compiere quel determinato passo procedurale prima di proseguire.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

In conclusione, l’emissione di un’ordinanza interlocutoria non segna la fine del percorso legale, ma ne costituisce una tappa intermedia, seppur fondamentale. Per le parti coinvolte, significa che il giudizio prosegue e che la Corte ha bisogno di definire alcuni aspetti prima di potersi pronunciare in via definitiva. Questo atto assicura la correttezza formale del processo e dimostra come il sistema giudiziario preveda strumenti specifici per affrontare ogni fase della controversia, garantendo che la decisione finale sia fondata su un percorso legale solido e privo di vizi.

Che cos’è esattamente un’ordinanza interlocutoria?
È un provvedimento emesso da un giudice durante un processo che non decide la controversia nel merito, ma risolve questioni procedurali o istruttorie per consentire al giudizio di proseguire correttamente.

La Corte di Cassazione ha deciso il caso con questa ordinanza?
No. Un’ordinanza interlocutoria, per sua natura, non definisce il giudizio. Significa che il processo continua e la Corte dovrà emettere un provvedimento successivo (un’altra ordinanza o una sentenza) per decidere il ricorso.

Cosa accade nel processo dopo l’emissione di questo provvedimento?
Il processo prosegue secondo le indicazioni contenute nell’ordinanza stessa. Le parti dovranno attendere la risoluzione della questione procedurale sollevata, dopodiché il giudizio riprenderà il suo corso verso la decisione finale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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