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Nuova procura speciale: requisiti e validità

Un creditore, a seguito di una proposta di definizione accelerata del suo ricorso in Cassazione, presenta un’istanza di decisione per evitarne l’estinzione. La controparte contesta la validità della procura. La Corte di Cassazione, con una pronuncia di carattere nomofilattico, stabilisce i requisiti di novità e specialità della nuova procura speciale richiesta, ritenendola valida nel caso specifico. Tuttavia, esaminando il merito, dichiara il ricorso inammissibile per genericità dei motivi e condanna il ricorrente a sanzioni pecuniarie.

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Pubblicato il 15 novembre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Nuova Procura Speciale: la Cassazione ne Definisce i Requisiti

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 13555/2024) ha offerto un’importante occasione per chiarire i requisiti di validità della nuova procura speciale prevista dall’art. 380 bis del codice di procedura civile. Questa norma disciplina l’istanza con cui una parte può opporsi alla proposta di definizione accelerata del proprio ricorso, evitando una declaratoria di inammissibilità o manifesta infondatezza. La pronuncia analizza in dettaglio i concetti di ‘novità’ e ‘specialità’ della procura, fornendo indicazioni preziose per gli operatori del diritto.

I Fatti di Causa

La vicenda trae origine da un’azione esecutiva avviata da un creditore sulla base di un assegno bancario insoluto di 40.000,00 euro nei confronti di una società a responsabilità limitata. La società debitrice proponeva una duplice opposizione: una all’esecuzione già iniziata e un’altra, successiva, avverso un nuovo atto di precetto basato sul medesimo titolo. Il Tribunale di Como, dopo aver riunito le cause, accoglieva le opposizioni. La decisione veniva confermata in secondo grado dalla Corte d’Appello di Milano.
Il creditore, soccombente in entrambi i gradi di giudizio, proponeva ricorso per cassazione. In questa sede, veniva formulata una proposta di definizione accelerata del ricorso, ravvisandone profili di inammissibilità. Per evitare l’estinzione del giudizio, il legale del ricorrente depositava un’istanza di decisione, corredata da una nuova procura. La società controricorrente eccepiva l’invalidità di tale procura, ritenendola generica e non ‘speciale’ come richiesto dalla norma.

La Questione sulla Validità della Nuova Procura Speciale

Il cuore della sentenza ruota attorno all’interpretazione dell’art. 380 bis c.p.c., che richiede, per la presentazione dell’istanza di decisione, una ‘nuova procura speciale’. La Corte, riconoscendo il carattere nomofilattico (ovvero volto a garantire l’uniforme interpretazione della legge) della questione, ha deciso di trattare il caso in pubblica udienza per sciogliere ogni dubbio interpretativo. La difesa della società controricorrente sosteneva che la procura prodotta dal ricorrente fosse una mera riproduzione di quella originaria, priva del necessario riferimento specifico all’istanza di decisione.

I Requisiti di ‘Novità’ e ‘Specialità’

La Corte chiarisce che la nuova procura speciale deve possedere due caratteristiche fondamentali:
1. Novità: Il requisito va inteso in senso temporale. La procura deve essere conferita in una data successiva alla comunicazione della proposta di definizione accelerata. Questo assicura che la parte sia pienamente consapevole delle conseguenze della sua scelta di proseguire il giudizio.
2. Specialità: La procura non deve essere una generica procura ‘ad litem’ per il giudizio di cassazione, ma una specifica procura ‘ad actum’. Deve, cioè, conferire al difensore il potere esplicito di compiere quello specifico atto: la proposizione dell’istanza di decisione per evitare l’estinzione del ricorso.

Validità per ‘Collocazione Topografica’

Un altro aspetto cruciale affrontato dalla Corte è quello della forma. Pur non essendo richiesta una procura notarile (il difensore può autenticare la sottoscrizione della parte), come si dimostra la ‘specialità’? La Corte estende anche a questo caso il principio, già consolidato per la procura del ricorso, della cosiddetta ‘specialità per collocazione topografica’. Nel processo civile telematico, l’inserimento della procura nella medesima ‘busta telematica’ dell’atto a cui si riferisce (in questo caso, l’istanza di decisione) è sufficiente a creare una ‘congiunzione materiale’ che ne prova il collegamento e, quindi, la specialità.

Le Motivazioni della Corte

Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto che la procura prodotta dal ricorrente, sebbene identica nel contenuto alla precedente, rispettasse i requisiti. Era ‘nuova’, perché datata successivamente alla proposta di definizione, e ‘speciale’, perché depositata contestualmente all’istanza nella stessa busta telematica, soddisfacendo il criterio della collocazione topografica. Superata la questione pregiudiziale, la Corte ha potuto esaminare nel merito i motivi del ricorso. Tuttavia, li ha dichiarati entrambi inammissibili. I motivi, relativi alla mancata ammissione di prove testimoniali e all’omessa valutazione di una richiesta di informazioni bancarie, sono stati giudicati generici e privi della necessaria specificità. Il ricorrente non ha adeguatamente dimostrato come le prove non ammesse avrebbero potuto, con certezza, sovvertire la decisione dei giudici di merito.

Le Conclusioni

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. In conseguenza della manifesta inammissibilità e della prosecuzione del giudizio nonostante la proposta di definizione accelerata, il ricorrente è stato condannato non solo al pagamento delle spese legali, ma anche a due distinte sanzioni pecuniarie ai sensi dell’art. 96, commi 3 e 4, c.p.c., per un totale di 14.000,00 euro. La sentenza rappresenta un importante vademecum procedurale sulla nuova procura speciale ex art. 380 bis c.p.c., chiarendo che, seppur con requisiti rigorosi, la sua validità può essere garantita anche attraverso la corretta modalità di deposito telematico, ma avverte anche sulle gravi conseguenze economiche di un ricorso palesemente infondato.

Quali sono i requisiti della ‘nuova procura speciale’ richiesta dall’art. 380 bis c.p.c. per chiedere la decisione sul ricorso?
La procura deve avere due requisiti: 1) ‘Novità’, cioè deve essere conferita in data successiva alla proposta di definizione accelerata del ricorso; 2) ‘Specialità’, ovvero deve conferire lo specifico potere di presentare l’istanza di decisione, configurandosi come una procura ‘ad actum’ (per un atto specifico) e non solo ‘ad litem’ (per il giudizio).

La procura speciale per l’istanza di decisione può essere autenticata dall’avvocato o serve un notaio?
La Corte ha chiarito che non è necessaria una procura notarile. Il difensore ha il potere di autenticare la sottoscrizione della parte apposta sulla procura, anche se non espressamente previsto dall’art. 83 c.p.c. per questo specifico atto.

Cosa si intende per ‘specialità per collocazione topografica’ nel processo telematico?
Si intende che il requisito della specialità della procura è soddisfatto se questa viene inserita nella stessa busta telematica con cui si deposita l’atto a cui si riferisce (in questo caso, l’istanza di decisione). Questa ‘congiunzione materiale’ digitale è sufficiente a dimostrare in modo inequivocabile il collegamento tra la procura e l’atto specifico.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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