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Maggiorazione sociale: conta il reddito familiare

La Corte di Cassazione ha stabilito che per ottenere la maggiorazione sociale non basta avere un reddito personale al di sotto della soglia, ma è necessario che anche il reddito familiare complessivo, sommato a quello del coniuge, non superi il limite di legge. Nel caso esaminato, una cittadina con reddito zero si era vista negare il beneficio a causa del reddito del coniuge. La Corte ha accolto il ricorso dell’ente previdenziale, affermando che entrambi i requisiti reddituali, individuale e familiare, devono essere rispettati.

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Pubblicato il 17 settembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Maggiorazione Sociale: La Cassazione Chiarisce il Ruolo del Reddito Familiare

La maggiorazione sociale è un importante strumento di sostegno per i pensionati con redditi bassi, ma i criteri per ottenerla possono essere complessi. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione è intervenuta per chiarire un punto fondamentale: ai fini del riconoscimento del beneficio, non si guarda solo al reddito del richiedente, ma a quello dell’intero nucleo familiare. Questa decisione ribadisce la necessità di una valutazione complessiva della condizione economica della famiglia.

I Fatti del Caso

Una cittadina, titolare di assegno sociale, aveva richiesto la maggiorazione sociale prevista dalla legge. Il suo reddito personale era nullo, quindi, sulla carta, rientrava ampiamente nei limiti individuali previsti dalla normativa. Sia il Tribunale che la Corte d’Appello le avevano dato ragione, accogliendo la sua domanda.

L’ente previdenziale, tuttavia, ha impugnato la decisione davanti alla Corte di Cassazione, sostenendo che i giudici di merito avessero commesso un errore fondamentale: non avevano considerato il reddito del coniuge della signora. Sebbene il reddito della richiedente fosse zero, quello del marito, sommato al suo, portava il reddito familiare complessivo a superare la soglia di legge stabilita per le coppie.

La Decisione della Corte e la Regola del Doppio Limite per la Maggiorazione Sociale

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’ente previdenziale, annullando la sentenza della Corte d’Appello. I giudici supremi hanno ribadito un principio già consolidato nella loro giurisprudenza: per avere diritto alla maggiorazione sociale, è necessario soddisfare un doppio requisito reddituale.

Non è sufficiente che il reddito individuale del pensionato sia inferiore al limite di legge; è altresì indispensabile che il reddito complessivo della coppia (dato dalla somma del reddito del richiedente e di quello del coniuge) non superi una diversa e più alta soglia familiare.

Le Motivazioni

La Corte ha basato la sua decisione su un’attenta analisi dell’articolo 38 della legge n. 448 del 2001. La norma, secondo gli ermellini, stabilisce chiaramente che l’incremento non spetta se il reddito individuale del pensionato supera un certo limite, “né” se il cumulo di tale reddito con quello del coniuge supera un importo complessivo specifico. L’uso della congiunzione “né” indica che i due requisiti sono cumulativi e non alternativi.

L’obiettivo della legge, prosegue la Corte, è quello di garantire un sostegno concreto ai “soggetti disagiati”. Una valutazione della condizione di disagio non può prescindere dalla situazione economica dell’intero nucleo familiare. Ignorare il reddito del coniuge porterebbe a concedere il beneficio anche a persone che, pur avendo un reddito personale nullo, fanno parte di un nucleo familiare economicamente autosufficiente, tradendo così la finalità assistenziale della norma.

Le Conclusioni

Questa ordinanza conferma un orientamento rigoroso e consolida un principio di fondamentale importanza pratica. Chi intende richiedere la maggiorazione sociale deve prestare la massima attenzione non solo al proprio reddito, ma anche a quello del coniuge. La valutazione dell’ente previdenziale e, in caso di contenzioso, quella del giudice, si baseranno sulla situazione economica complessiva della famiglia. Pertanto, prima di presentare la domanda, è essenziale verificare che entrambi i limiti di reddito – individuale e familiare – siano rispettati, per evitare un rigetto della richiesta e l’insorgere di contenziosi.

Per ottenere la maggiorazione sociale è sufficiente avere un reddito personale inferiore alla soglia di legge?
No, non è sufficiente. Secondo la Corte di Cassazione, oltre al rispetto del limite di reddito individuale, è necessario che anche il reddito complessivo del richiedente e del suo coniuge non superi la specifica soglia familiare prevista dalla normativa.

Quali sono i requisiti di reddito che devono essere rispettati per accedere alla maggiorazione sociale?
Devono essere rispettati cumulativamente due requisiti: 1) il reddito individuale del richiedente non deve superare il limite previsto per il singolo; 2) il cumulo del reddito del richiedente con quello del coniuge non deve superare l’importo complessivo stabilito per il nucleo familiare.

Cosa succede se viene superato solo il limite di reddito familiare ma non quello individuale?
La maggiorazione sociale non spetta. Poiché i due requisiti sono cumulativi, è sufficiente il mancato rispetto di anche uno solo di essi per escludere il diritto al beneficio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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