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Liquidazione anticipata NASpI: no se già percepita

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 31398/2024, ha stabilito che la liquidazione anticipata NASpI, prevista come incentivo all’autoimprenditorialità, non può essere richiesta da chi ha già iniziato a percepire l’indennità di disoccupazione mensile. Il beneficio è configurato come un’anticipazione e presuppone che l’erogazione del trattamento ordinario non sia ancora cominciata.

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Pubblicato il 10 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Liquidazione Anticipata NASpI: Tempismo Cruciale per l’Incentivo

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito un chiarimento fondamentale sui requisiti per accedere alla liquidazione anticipata NASpI, l’incentivo pensato per chi intende avviare un’attività autonoma. La Suprema Corte ha stabilito che tale beneficio non è accessibile a chi ha già iniziato a percepire l’indennità di disoccupazione mensile. Questa decisione sottolinea la natura di ‘anticipazione’ della misura, legandola a una scelta da compiere prima che l’erogazione ordinaria del sussidio abbia inizio.

I Fatti di Causa

Il caso esaminato riguarda una lavoratrice che, dopo aver perso il lavoro e aver iniziato a percepire la NASpI, aveva avviato un’attività di lavoro autonomo. Successivamente, aveva presentato domanda all’Istituto previdenziale per ottenere la liquidazione anticipata e in un’unica soluzione delle restanti mensilità dell’indennità, come previsto dall’art. 8 del D.Lgs. n. 22/2015.

La sua richiesta era stata respinta sia dall’ente previdenziale sia, in seguito, dal Tribunale e dalla Corte d’Appello. I giudici di merito avevano ritenuto che, essendo la lavoratrice già titolare del trattamento ordinario, non potesse più accedere alla forma anticipata, destinata a chi non ha ancora ricevuto alcuna erogazione.

La Questione Giuridica e i Requisiti per la Liquidazione Anticipata NASpI

La controversia si è incentrata sull’interpretazione della norma che istituisce l’incentivo. La disposizione prevede che il lavoratore possa richiedere la liquidazione anticipata dell’importo complessivo del trattamento “che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato”.

La lavoratrice sosteneva che l’unico presupposto fosse la presentazione della domanda entro 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma. La Corte, invece, ha dovuto stabilire se l’espressione “non ancora erogato” si riferisse all’intero trattamento o solo alle mensilità future, e se l’aver già percepito anche una sola rata della NASpI ordinaria precludesse l’accesso al beneficio.

Le Motivazioni della Decisione della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della lavoratrice, confermando la decisione dei giudici di merito. La ratio decidendi della sentenza si basa su un’interpretazione letterale e logica della norma.

Secondo la Suprema Corte, l’inciso “che non gli è stato ancora erogato” deve essere interpretato in senso univoco: uno dei presupposti fondamentali per ottenere l’incentivo all’autoimprenditorialità è che il richiedente non stia già godendo del trattamento ordinario NASpI.

Il beneficio è, per sua natura, un'”anticipazione”. Questo termine postula logicamente che l’erogazione del trattamento non sia ancora avvenuta. Se i pagamenti mensili fossero già iniziati, non si tratterebbe più di un’anticipazione, ma di una diversa modalità di erogazione o, potenzialmente, di una duplicazione parziale del beneficio. L’obiettivo della norma è incentivare l’avvio di un’attività autonoma come alternativa alla percezione passiva del sussidio di disoccupazione, non fornire un finanziamento a chi già ne usufruisce.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per i Lavoratori

La pronuncia della Cassazione delinea un confine temporale netto per i lavoratori disoccupati che intendono avviare un’impresa. Chi è interessato alla liquidazione anticipata NASpI deve presentare la relativa domanda prima che l’Istituto previdenziale inizi a erogare le mensilità ordinarie. La decisione di intraprendere un percorso di lavoro autonomo, sfruttando l’incentivo statale, deve quindi essere presa tempestivamente. Attendere l’inizio dei pagamenti mensili preclude definitivamente la possibilità di ottenere l’intero importo residuo in un’unica soluzione, un capitale spesso essenziale per lo startup di una nuova attività.

Posso chiedere la liquidazione anticipata della NASpI se ho già ricevuto la prima rata mensile?
No. Secondo la Corte di Cassazione, il presupposto per richiedere l’anticipazione è non aver ancora ricevuto alcuna erogazione del trattamento ordinario. L’aver già percepito anche una sola mensilità preclude l’accesso al beneficio.

Qual è la logica dietro il divieto di richiedere l’anticipo NASpI dopo l’inizio dei pagamenti?
La logica risiede nel termine stesso di “anticipazione”. Il beneficio è concepito come un incentivo per avviare un’attività d’impresa invece di iniziare a percepire il sussidio mensile. Se il pagamento è già iniziato, non si tratta più di anticipare qualcosa di non ancora goduto, ma di modificare una prestazione in corso.

Qual è il requisito fondamentale per ottenere la liquidazione anticipata della NASpI?
Il requisito fondamentale, chiarito dalla sentenza, è che il richiedente non sia già beneficiario del trattamento ordinario NASpI. La domanda per l’incentivo all’autoimprenditorialità deve essere presentata prima che l’erogazione mensile abbia inizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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