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Iscrizione albo geometri e obbligo contributivo

Un geometra, lavoratore dipendente e iscritto all’INPS, ha contestato la richiesta di contributi da parte della cassa di previdenza di categoria. La Corte di Cassazione, riformando la decisione di secondo grado, ha stabilito che la semplice iscrizione all’albo geometri è condizione sufficiente per far sorgere l’obbligo di versare la contribuzione minima. Questo obbligo si fonda su un principio di solidarietà e sussiste indipendentemente dalla continuità dell’esercizio professionale, dal reddito prodotto o dalla contemporanea iscrizione ad altre forme di previdenza obbligatoria.

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Pubblicato il 8 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Iscrizione albo geometri e obbligo contributivo: la Cassazione fa chiarezza

L’iscrizione albo geometri comporta automaticamente l’obbligo di versare i contributi alla cassa di previdenza di categoria, anche se si svolge un lavoro dipendente e non si esercita la libera professione in modo continuativo? Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha consolidato un orientamento giurisprudenziale rigoroso, affermando che il solo fatto di essere iscritti all’albo professionale è condizione sufficiente per far scattare l’obbligo del versamento del contributo minimo. Analizziamo questa importante decisione.

I Fatti del Caso

Un geometra, regolarmente iscritto al proprio albo professionale, si vedeva recapitare tre cartelle di pagamento dalla Cassa di Previdenza e Assistenza di categoria per i contributi relativi agli anni dal 2008 al 2013. Il professionista decideva di opporsi, sostenendo di non dover versare tali contributi. La sua difesa si basava su due punti principali: in primo luogo, egli lavorava come dipendente presso imprese edili ed era già iscritto e contribuente presso un’altra gestione previdenziale obbligatoria (INPS); in secondo luogo, non esercitava la professione di geometra in modo continuativo, ma solo occasionale, e le attività svolte rientravano nell’interesse del suo datore di lavoro.

Inizialmente, la Corte d’Appello aveva dato ragione al geometra, annullando le cartelle di pagamento e ritenendo illegittima l’iscrizione automatica alla cassa professionale in assenza di un esercizio continuativo della libera professione. La Cassa di Previdenza, non condividendo tale conclusione, ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha accolto il ricorso della Cassa Geometri, ribaltando completamente la decisione della Corte d’Appello. I giudici di legittimità hanno cassato la sentenza impugnata e rinviato la causa a una diversa sezione della Corte d’Appello per un nuovo esame, che dovrà attenersi ai principi di diritto enunciati.

L’obbligo contributivo e l’iscrizione albo geometri

Il punto centrale della decisione è l’affermazione di un principio ormai consolidato nella giurisprudenza più recente: ai fini dell’obbligatorietà dell’iscrizione alla cassa professionale e del conseguente pagamento della contribuzione minima, la condizione necessaria e sufficiente è la semplice iscrizione all’albo.

Secondo la Corte, nel momento in cui un professionista sceglie liberamente di iscriversi a un albo, assume implicitamente una serie di obblighi solidaristici nei confronti della collettività professionale di cui entra a far parte. Tra questi obblighi rientra il versamento di una contribuzione minima, che serve a finanziare le prestazioni previdenziali e assistenziali per tutti gli iscritti.

Il Principio di Solidarietà nelle Casse Professionali

La Cassazione ha sottolineato che questo obbligo contributivo minimo non ha una natura strettamente sinallagmatica, cioè non è direttamente collegato a un reddito professionale prodotto. Piuttosto, risponde a un principio di solidarietà. Diventano quindi irrilevanti, ai fini dell’obbligo, la natura occasionale dell’esercizio professionale o la totale assenza di reddito derivante da tale attività. Allo stesso modo, la contemporanea iscrizione a un’altra forma di previdenza obbligatoria (come l’INPS per i lavoratori dipendenti) non esclude di per sé l’obbligo verso la cassa di categoria.

Le Motivazioni

La Corte ha motivato la sua decisione richiamando l’evoluzione della normativa e della giurisprudenza in materia di enti previdenziali privatizzati (ai sensi del D.Lgs. 509/1994). Questi enti godono di autonomia gestionale e statutaria, con il potere di definire i requisiti di iscrizione e contribuzione per garantire l’equilibrio finanziario a lungo termine. Lo Statuto della Cassa Geometri, in linea con questo quadro, prevede l’iscrizione obbligatoria per tutti i geometri iscritti all’albo che esercitano la professione, anche senza carattere di continuità ed esclusività. La Corte ha ritenuto che la precedente decisione d’appello non avesse tenuto conto di questa evoluzione, rimanendo ancorata a un orientamento superato. Inoltre, i giudici di merito non avevano adeguatamente indagato se le attività professionali contestate fossero state svolte in modo autonomo o nell’ambito del rapporto di lavoro dipendente.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame rafforza un importante principio: l’iscrizione a un albo professionale non è un atto privo di conseguenze, ma comporta l’assunzione di doveri solidaristici verso la categoria. Per i professionisti che sono anche lavoratori dipendenti, questa decisione implica la necessità di una valutazione attenta. Mantenere l’iscrizione all’albo, anche senza un esercizio effettivo e continuativo della libera professione, comporta l’obbligo di versare la contribuzione minima alla cassa di categoria. La scelta di rimanere iscritti deve quindi essere ponderata, tenendo conto dei relativi oneri contributivi.

L’iscrizione all’albo professionale dei geometri comporta sempre l’obbligo di pagare i contributi alla cassa di categoria?
Sì, secondo la Corte di Cassazione, la sola iscrizione all’albo professionale è condizione sufficiente per far sorgere l’obbligo di pagare la contribuzione minima, in base a un principio di solidarietà verso la categoria.

Se un geometra lavora come dipendente ed è già iscritto all’INPS, deve pagare anche la Cassa Geometri?
Sì. La Corte ha stabilito che la mera iscrizione a un’altra gestione previdenziale, come l’INPS, non è di per sé un ostacolo all’insorgere degli obblighi contributivi verso la cassa di categoria, se si mantiene l’iscrizione all’albo.

L’esercizio occasionale della professione o la mancanza di reddito escludono l’obbligo contributivo?
No. La Corte ha chiarito che, ai fini dell’obbligo di versare la contribuzione minima, sono irrilevanti sia la natura occasionale dell’esercizio della professione sia la mancata produzione di reddito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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