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Indennità di mensa TFR: quando è esclusa dal calcolo

La Corte di Cassazione ha stabilito che l’indennità di mensa è esclusa dalla base di calcolo del TFR, a meno che non sia diversamente previsto da un contratto collettivo. In un caso riguardante un dipendente di un ospedale, la Corte ha chiarito che la legge del 1992, che esclude tale indennità dalla retribuzione, ha valore retroattivo e si applica indipendentemente dalla fornitura effettiva del servizio mensa. Di conseguenza, l’inclusione dell’indennità di mensa TFR nel computo è legittima solo in presenza di una specifica volontà collettiva.

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Pubblicato il 14 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Indennità di Mensa TFR: La Cassazione Stabilisce Quando È Esclusa dal Calcolo

La corretta determinazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è una questione cruciale che spesso genera contenziosi tra datori di lavoro e dipendenti. Una delle voci più dibattute è l’indennità di mensa TFR: deve essere inclusa nella base di calcolo oppure no? Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha fornito un chiarimento decisivo, ribadendo un principio fondamentale basato sull’interpretazione della normativa e sul ruolo determinante della contrattazione collettiva.

I Fatti del Caso: Il Calcolo del TFR Conteso

Il caso trae origine dalla richiesta di un ex dipendente di un istituto ospedaliero, il quale sosteneva che il suo TFR fosse stato calcolato in misura inferiore al dovuto. In particolare, il lavoratore lamentava la mancata inclusione di alcune voci retributive nella base di calcolo, tra cui l’indennità di mensa percepita per un lungo periodo.

La Corte d’Appello, pur riducendo la somma inizialmente riconosciuta dal Tribunale, aveva stabilito che l’indennità di mensa dovesse essere computata nel TFR per il periodo antecedente al 31 dicembre 2001, data di entrata in vigore di una specifica disciplina contrattuale che la escludeva. La Corte territoriale aveva motivato questa decisione sulla base della natura continuativa dell’erogazione. L’istituto ospedaliero ha quindi presentato ricorso in Cassazione, contestando, tra gli altri punti, proprio l’inclusione di tale indennità.

Analisi della Cassazione sull’indennità di mensa TFR

La Corte di Cassazione ha accolto il motivo di ricorso relativo all’indennità di mensa, cassando la sentenza d’appello su questo specifico punto. Gli Ermellini hanno chiarito che la Corte territoriale ha commesso un errore nell’interpretare la normativa di riferimento, in particolare la legge n. 359 del 1992.

Questa legge stabilisce chiaramente che il valore del servizio mensa o della relativa prestazione pecuniaria sostitutiva (l’indennità, appunto) non fa parte della retribuzione utile per il calcolo di istituti legali e contrattuali, come il TFR. L’unica eccezione a questa regola si verifica quando i contratti collettivi, anche aziendali, dispongono diversamente, stabilendo esplicitamente se e in quale misura la mensa debba essere considerata retribuzione in natura.

Il Ruolo della Contrattazione Collettiva

Il punto centrale della decisione è che la natura retributiva dell’indennità di mensa non è ontologica, cioè non è una sua caratteristica intrinseca. Al contrario, essa dipende esclusivamente da quanto stabilito dalla fonte contrattuale. La legge del 1992 ha una portata di interpretazione autentica e valore retroattivo: ciò significa che, anche per i periodi precedenti alla sua entrata in vigore, l’indennità di mensa si considera esclusa dalla base di calcolo del TFR, a meno che un accordo collettivo non prevedesse espressamente il contrario.

La Corte di Cassazione ha specificato che il ragionamento della Corte d’Appello, basato sulla distinzione tra l’effettiva istituzione di un servizio mensa e la semplice erogazione di un’indennità, è irrilevante. La norma si concentra sulla natura dell’emolumento in sé, escludendolo dalla retribuzione a prescindere dalle modalità con cui viene fornito.

Le motivazioni

La Corte Suprema ha fondato la sua decisione sul principio consolidato secondo cui l’individuazione delle voci da includere nella base di calcolo degli istituti di retribuzione indiretta o differita, come il TFR, è rimessa alla fonte legale o contrattuale. La legge n. 359/1992 rappresenta la fonte legale di riferimento per l’indennità di mensa e ne sancisce la non computabilità, salvo diversa previsione collettiva. La Corte d’Appello ha errato nel non applicare questo principio, attribuendo invece rilevanza alla natura continuativa del pagamento, un criterio superato dalla chiara disposizione legislativa. Pertanto, in assenza di una specifica previsione nel contratto collettivo applicabile al periodo in questione che qualificasse l’indennità come retribuzione, essa doveva essere esclusa dal calcolo del TFR.

Le conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha affermato che l’indennità di mensa TFR è, per legge, esclusa dalla base di computo. Tale esclusione può essere derogata solo da una previsione esplicita della contrattazione collettiva. Questa decisione ribadisce la centralità delle fonti normative e contrattuali nella definizione della retribuzione e offre un criterio chiaro per risolvere controversie simili. Il caso è stato rinviato alla Corte d’Appello, che dovrà riesaminare la questione attenendosi a questo principio di diritto.

L’indennità di mensa rientra sempre nel calcolo del TFR?
No. Per legge (L. n. 359/1992), l’indennità sostitutiva del servizio mensa non fa parte della retribuzione utile al calcolo del TFR, a meno che un contratto collettivo (nazionale o aziendale) non stabilisca esplicitamente il contrario.

La legge che esclude l’indennità di mensa dal TFR ha valore retroattivo?
Sì. La giurisprudenza ha attribuito alla L. n. 359/1992 il valore di norma di interpretazione autentica, con efficacia retroattiva. Ciò significa che il principio di esclusione si applica anche ai periodi di lavoro antecedenti all’entrata in vigore della legge, fatti salvi gli accordi collettivi preesistenti che ne prevedevano la computabilità.

Il fatto che l’indennità sia pagata in modo continuativo la rende parte della retribuzione per il TFR?
No. Secondo la Corte di Cassazione, il criterio della continuità dell’erogazione non è sufficiente per includere l’indennità di mensa nel TFR. L’unico criterio dirimente è la previsione della fonte legale o, in deroga, di quella contrattuale collettiva.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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