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Inammissibilità istanza di sospensione dell’esecuzione

L’ordinanza chiarisce che il rimedio cautelare della sospensione dell’esecuzione ex art. 373 c.p.c. è concesso solo a fronte di un’esecuzione già intrapresa, non essendo sufficiente la mera notifica dell’atto di precetto. L’esecuzione forzata, infatti, inizia solo con il pignoramento.

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Pubblicato il 25 giugno 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile

Proc. 371 / 2023 R.G.C. CORTE D’APPELLO DI TORINO – Sezione Prima Civile – La Corte, composta dai sigg.ri Magistrati:

dott.ssa NOME COGNOME Presidente dott.ssa NOME COGNOME Consigliere dott. NOME COGNOME Consigliere rel. ha pronunciato la seguente

ORDINANZA N. R.G._00000371-2_2023 DEPOSITO_MINUTA_18_06_2025_ PUBBLICAZIONE_18_06_2025

La Corte vista l’istanza di sospensione ex art. 373 c.p.c. della sent. n. 586/2024 di questa Corte, rinnovata dalla in proprio con ricorso depositato il 12.05.2025;

richiamato quanto già detto nella precedente ordinanza dell’8.10.2024 a proposito della concedibilità del rimedio cautelare dell’art. 373 c.p.c. soltanto a fronte di un’esecuzione già iniziata e considerato che, ad oggi, l ha soltanto intimato l’atto di precetto, del tutto inconferente rivelandosi il richiamo alla Cass., n. 1984/2014, non pertinente al caso di specie;

che a norma dell’art. 491 c.p.c. l’esecuzione per espropriazione inizia solo col pignoramento;

che pertanto, l’istanza di sospensione si rivela, ancora una volta, inammissibile;

Dichiara inammissibile l’istanza di sospensione.

Il Presidente Dott.ssa NOME COGNOME

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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