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Giurisdizione COSAP: quando decide il giudice amministrativo

Una società concessionaria autostradale ha impugnato un avviso di pagamento del COSAP e il relativo regolamento comunale. La Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha stabilito che la giurisdizione COSAP spetta al giudice amministrativo e non a quello ordinario. La decisione si fonda sul fatto che la contestazione non riguarda solo un importo economico, ma investe la legittimità dell’esercizio del potere discrezionale dell’ente pubblico attraverso il regolamento, attraendo così la lite nella sfera della giurisdizione amministrativa.

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Pubblicato il 8 settembre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Giurisdizione COSAP: la Cassazione stabilisce la competenza del Giudice Amministrativo

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha fatto chiarezza su un tema procedurale di grande rilevanza: la corretta individuazione del giudice competente nelle controversie relative al Canone per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (COSAP). La questione sulla giurisdizione COSAP è cruciale perché determina se a decidere debba essere il giudice ordinario o quello amministrativo. La sentenza in esame stabilisce un principio fondamentale: quando l’impugnazione non si limita all’avviso di pagamento, ma contesta anche l’atto regolamentare a monte, la competenza è del giudice amministrativo.

I Fatti del Caso

Una società concessionaria per la gestione di infrastrutture autostradali ha ricevuto da un Comune un avviso di pagamento relativo al COSAP per l’annualità 2017. L’avviso includeva anche l’irrogazione di una sanzione per presunta occupazione abusiva di suolo pubblico. La società ha deciso di contestare tale pretesa, proponendo ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR). L’impugnazione non si limitava all’avviso di pagamento, ma si estendeva anche al Regolamento comunale che disciplinava l’applicazione del canone. In particolare, la società contestava la previsione che imponeva il rilascio di una specifica concessione anche in casi di esonero e che stabiliva un termine di prescrizione decennale.
Il TAR, in prima istanza, ha dichiarato il ricorso inammissibile per difetto di giurisdizione, ritenendo competente il giudice ordinario. Successivamente, il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione, affermando la giurisdizione del giudice amministrativo e rimettendo la causa al TAR. Contro questa sentenza, il Comune ha proposto ricorso per cassazione.

La questione della Giurisdizione COSAP: Giudice Ordinario o Amministrativo?

Il cuore della controversia risiede nella corretta interpretazione dei criteri di riparto della giurisdizione. Secondo il Comune, la lite aveva un contenuto meramente patrimoniale (il pagamento di un canone) e, pertanto, doveva essere decisa dal giudice ordinario. L’ente locale sosteneva che l’impugnazione del regolamento fosse solo un pretesto per radicare la causa presso il giudice amministrativo.

Di contro, la società concessionaria e il Consiglio di Stato hanno ritenuto che la contestazione del Regolamento comunale implicasse una valutazione sulla legittimità dell’esercizio di un potere discrezionale della Pubblica Amministrazione. Poiché la domanda non si limitava a contestare l’esistenza o l’ammontare del debito, ma metteva in discussione le scelte amministrative che ne costituivano il fondamento, la controversia esulava dalla mera questione patrimoniale per entrare nel campo del diritto amministrativo.

La Decisione della Corte di Cassazione

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno rigettato il ricorso del Comune, confermando la giurisdizione del giudice amministrativo. La Corte ha chiarito che il criterio per determinare la giurisdizione è quello del petitum sostanziale, ovvero l’effettiva natura della controversia e la posizione soggettiva fatta valere in giudizio.

Le motivazioni

La Corte ha spiegato che le controversie su canoni o indennità di concessione sono devolute al giudice ordinario solo quando hanno un contenuto esclusivamente patrimoniale, senza che venga in rilievo l’esercizio di un potere autoritativo della Pubblica Amministrazione. Nel caso di specie, invece, la società non si è limitata a contestare l’avviso di pagamento, ma ha impugnato in via principale il Regolamento comunale. Questa impugnazione ha coinvolto direttamente la verifica dell’azione autoritativa dell’ente locale e l’esercizio dei suoi poteri discrezionali-valutativi nella determinazione dei soggetti obbligati al pagamento del canone. Di conseguenza, la controversia è stata correttamente attratta nella sfera di competenza del giudice amministrativo. La Cassazione ha precisato che, sebbene il giudice ordinario possa disapplicare un regolamento illegittimo in via incidentale, non può annullarlo. Poiché la domanda principale della società mirava proprio all’annullamento di parti del Regolamento, solo il giudice amministrativo poteva pronunciarsi.

Le conclusioni

Questa ordinanza consolida un orientamento giurisprudenziale cruciale. La scelta di impugnare non solo l’atto impositivo (l’avviso di pagamento), ma anche l’atto normativo presupposto (il regolamento) è determinante per radicare la giurisdizione presso il giudice amministrativo. La decisione sottolinea che, quando si contesta il modo in cui la Pubblica Amministrazione ha esercitato il proprio potere, la controversia cessa di essere puramente patrimoniale e richiede l’intervento del giudice specializzato nella tutela contro gli atti della P.A. Per cittadini e imprese, ciò significa che una strategia processuale attenta è fondamentale: una corretta impostazione del ricorso può determinare l’esito della lite, a partire dalla scelta del giudice competente.

A chi spetta la giurisdizione per le controversie sul pagamento del COSAP?
In linea generale, se la controversia ha un contenuto meramente patrimoniale (ad esempio, la contestazione dell’importo), la giurisdizione spetta al Giudice ordinario. Tuttavia, se la lite coinvolge la verifica dell’azione autoritativa della Pubblica Amministrazione, la giurisdizione è del Giudice amministrativo.

Cosa succede se, oltre all’avviso di pagamento del COSAP, si impugna anche il regolamento comunale?
Se l’impugnazione riguarda in via principale anche il regolamento comunale che costituisce il fondamento dell’atto impositivo, la controversia viene attratta nella giurisdizione del Giudice amministrativo. Questo perché si contesta l’esercizio di un potere discrezionale dell’ente pubblico.

Il COSAP è considerato un tributo?
No, la sentenza ribadisce che il COSAP non ha natura tributaria. È configurato come il corrispettivo di una concessione, reale o presunta, per l’uso esclusivo o speciale di beni pubblici, e non trova la sua giustificazione nella capacità contributiva del soggetto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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