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Giurisdizione COSAP: decide il giudice ordinario

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione risolvono un conflitto negativo di giurisdizione tra giudice tributario e giudice ordinario. La Corte stabilisce che le controversie relative al Canone per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (COSAP) rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario, poiché il COSAP non ha natura tributaria ma patrimoniale, essendo un corrispettivo per un’utilizzazione specifica di un bene pubblico.

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Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Giurisdizione COSAP: le Sezioni Unite confermano la competenza del Giudice Ordinario

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 34495 del 2024, sono intervenute per dirimere un conflitto di giurisdizione in materia di giurisdizione COSAP, il Canone per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche. La decisione riafferma un principio consolidato: le controversie su questo canone non hanno natura tributaria e, pertanto, devono essere decise dal giudice ordinario e non dalle corti di giustizia tributaria. Una pronuncia che fa chiarezza su un tema spesso oggetto di incertezze procedurali per cittadini e imprese.

I fatti di causa: un rimpallo di competenze

La vicenda processuale ha origine dall’impugnazione di due avvisi di accertamento per il pagamento del COSAP, emessi da un Comune nei confronti di un contribuente e di una società. I due soggetti avevano inizialmente adito il Giudice di pace, ritenendolo competente a decidere sulla legittimità della liquidazione del canone. Tuttavia, il Giudice di pace, con due distinte ordinanze, declinava la propria giurisdizione.

A seguito di tale decisione, la causa veniva riassunta dinanzi alla Corte di giustizia tributaria di primo grado. Sorprendentemente, anche quest’ultima si dichiarava priva di giurisdizione, sollevando un conflitto negativo di giurisdizione dinanzi alla Corte di Cassazione. Si è creato così uno stallo in cui nessun giudice si riteneva competente a decidere nel merito della controversia.

La questione sulla giurisdizione COSAP

Il nucleo del problema risiede nella natura giuridica del COSAP. È un tributo o un canone di natura patrimoniale? La risposta a questa domanda determina quale giudice sia competente a decidere le relative controversie.

– Se il COSAP fosse considerato un tributo, la competenza spetterebbe alle Corti di giustizia tributaria.
– Se, invece, fosse qualificato come un canone patrimoniale, ossia un corrispettivo per l’utilizzo di un bene pubblico, la giurisdizione ricadrebbe sul giudice ordinario (come il Giudice di pace o il Tribunale, a seconda del valore).

Nel caso specifico, i contribuenti contestavano esclusivamente aspetti legati alla liquidazione del canone, come la superficie considerata, i giorni di occupazione e la categoria applicata, rafforzando la tesi di una controversia sulla corretta determinazione di un corrispettivo.

Le motivazioni della decisione

La Corte di Cassazione, nel risolvere il conflitto, ha richiamato il proprio consolidato orientamento, formatosi a seguito della fondamentale sentenza della Corte Costituzionale n. 64 del 2008. Quest’ultima aveva dichiarato l’incostituzionalità della norma che attribuiva le controversie in materia di COSAP alla giurisdizione tributaria.

Le Sezioni Unite hanno ribadito che il COSAP non ha natura tributaria. La sua essenza è quella di un corrispettivo per una concessione amministrativa che permette l’uso esclusivo di un bene pubblico. Mancano gli elementi tipici del tributo, quali la doverosità della prestazione e il collegamento con il finanziamento della spesa pubblica generale.

L’obbligo di pagamento del canone, spiegano i giudici, non deriva da un’imposizione autoritativa svincolata da una controprestazione, ma dalla scelta del singolo di occupare uno spazio pubblico. Di conseguenza, la controversia ha natura privatistica e patrimoniale, rientrando a pieno titolo nella sfera di competenza del giudice ordinario.

La Corte ha quindi cassato le ordinanze con cui il Giudice di pace aveva erroneamente declinato la propria giurisdizione, indicandolo come il giudice davanti al quale il processo deve proseguire.

Le conclusioni e le implicazioni pratiche

La decisione delle Sezioni Unite consolida la certezza del diritto in un settore delicato per imprese e cittadini che utilizzano suolo pubblico. Si stabilisce in modo definitivo che per contestare avvisi di pagamento relativi al COSAP, l’interessato deve rivolgersi al giudice ordinario e non a quello tributario. Questa chiarezza procedurale è fondamentale per evitare inutili rimpalli di competenza che allungano i tempi della giustizia e aumentano i costi per i litiganti. La pronuncia serve da monito per i giudici di merito, affinché si attengano a un principio ormai pacifico, garantendo una tutela giurisdizionale più rapida ed efficace.

A quale giudice spetta la giurisdizione sulle controversie relative al COSAP?
La giurisdizione per le controversie concernenti il Canone per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (COSAP) spetta al giudice ordinario (es. Giudice di Pace o Tribunale).

Perché il COSAP non è considerato un tributo?
Il COSAP non è un tributo perché non ha natura impositiva, ma costituisce il corrispettivo per la concessione dell’utilizzo di un bene pubblico. Il suo pagamento non è legato alla capacità contributiva o al finanziamento della spesa pubblica generale, ma a una specifica controprestazione dell’ente.

Cosa ha deciso la Corte di Cassazione nel caso di specie?
La Corte di Cassazione ha dichiarato la giurisdizione del giudice ordinario, cassando le ordinanze del Giudice di Pace che avevano erroneamente declinato la competenza e rimettendo la causa a quest’ultimo per la prosecuzione del giudizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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