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Gestione Separata ingegneri: no sanzioni retroattive

Un ingegnere si opponeva al pagamento di contributi e sanzioni alla Gestione Separata INPS per l’anno 2005. La Corte di Cassazione, pur confermando che la prescrizione dei contributi decorre dal termine per il versamento del saldo, ha annullato le sanzioni. La decisione si fonda su una recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima l’applicazione retroattiva di sanzioni per la mancata iscrizione alla Gestione Separata ingegneri per periodi antecedenti al 2011.

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Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Gestione Separata Ingegneri: La Cassazione Annulla le Sanzioni Retroattive

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione porta chiarezza su due aspetti fondamentali per i professionisti: la decorrenza della prescrizione dei contributi e l’illegittimità delle sanzioni retroattive per l’omessa iscrizione alla Gestione Separata ingegneri. La decisione, basata su un importante intervento della Corte Costituzionale, stabilisce che non sono dovute le sanzioni per l’omessa iscrizione relative a periodi precedenti all’entrata in vigore della normativa specifica.

Il Caso: Contributi e Sanzioni per un Professionista

La vicenda riguarda un ingegnere che, svolgendo attività di libero professionista ma essendo contemporaneamente iscritto ad altra forma di previdenza obbligatoria, non poteva iscriversi alla cassa di categoria (Inarcassa). Per questo motivo, l’INPS gli contestava l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata e il pagamento dei relativi contributi e sanzioni per l’anno 2005.

Il professionista si è opposto, sollevando due questioni principali:
1. L’eccezione di prescrizione, sostenendo che il termine dovesse decorrere dai singoli acconti versati e non dal saldo finale.
2. L’illegittimità delle sanzioni per evasione contributiva, data l’incertezza normativa dell’epoca.

La Questione della Prescrizione dei Contributi

Sul primo punto, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso del professionista. Gli Ermellini hanno ribadito un principio consolidato: l’obbligazione contributiva è unitaria. Sebbene il pagamento sia frazionato in acconti e saldo, il diritto di credito dell’ente previdenziale sorge in modo unitario.

Di conseguenza, il termine di prescrizione non può essere frammentato. Esso inizia a decorrere dal momento in cui l’intera prestazione è dovuta, ovvero dalla scadenza fissata per il versamento del saldo annuale. Pertanto, la pretesa dell’INPS per i contributi del 2005 non era prescritta.

Il Cuore della Decisione sulla Gestione Separata Ingegneri: Le Sanzioni

Il punto di svolta della sentenza riguarda il secondo motivo di ricorso: le sanzioni civili. La Corte di Cassazione ha accolto la tesi del professionista, annullando completamente le sanzioni applicate dall’INPS.

L’Intervento Decisivo della Corte Costituzionale

La decisione della Cassazione si fonda sulla sentenza n. 55/2024 della Corte Costituzionale. Quest’ultima ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 18, comma 12, del D.L. n. 98/2011, nella parte in cui non esonerava dalle sanzioni civili gli ingegneri e gli architetti per l’omessa iscrizione alla Gestione Separata relativa a periodi antecedenti all’entrata in vigore della stessa legge.

Il legislatore del 2011 aveva chiarito l’obbligo di iscrizione per questi professionisti, ma applicare retroattivamente sanzioni per un periodo (come il 2005) caratterizzato da incertezza normativa è stato ritenuto contrario ai principi costituzionali.

Le Motivazioni

La Suprema Corte ha spiegato che la sentenza della Corte Costituzionale, avendo efficacia retroattiva, si applica direttamente al caso di specie. L’illegittimità costituzionale della norma fa venir meno il presupposto giuridico per l’applicazione delle sanzioni per l’omessa iscrizione. Poiché i fatti contestati risalivano al 2005, un’epoca antecedente alla legge del 2011, il professionista non poteva essere sanzionato per un comportamento la cui obbligatorietà non era stata ancora chiaramente definita dalla legge. La Corte ha quindi cassato la sentenza d’appello su questo punto e, decidendo nel merito, ha dichiarato che il ricorrente non è tenuto al pagamento delle sanzioni.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ha importanti implicazioni pratiche. Se da un lato conferma che la prescrizione dei contributi decorre unitariamente dal termine per il saldo, dall’altro stabilisce un principio di tutela fondamentale per gli ingegneri e gli architetti. Grazie all’intervento della Consulta, viene sancito il principio di irretroattività delle sanzioni in un contesto di incertezza legislativa. I professionisti che si trovano in situazioni analoghe, con contenziosi relativi a periodi antecedenti al luglio 2011, sono ora esonerati dal pagamento delle sanzioni civili per omessa iscrizione alla Gestione Separata.

Da quando decorre la prescrizione per i contributi dovuti alla Gestione Separata?
La prescrizione decorre dal termine più avanzato fissato per il pagamento dell’onere contributivo, ovvero quello per il versamento del saldo annuale, e non dalle scadenze dei singoli acconti, poiché l’obbligazione contributiva è considerata unitaria.

Perché sono state annullate le sanzioni per l’omessa iscrizione di un ingegnere alla Gestione Separata per l’anno 2005?
Le sanzioni sono state annullate perché la Corte Costituzionale, con sentenza n. 55/2024, ha dichiarato l’illegittimità dell’applicazione retroattiva delle sanzioni per l’omessa iscrizione di ingegneri e architetti in Gestione Separata per i periodi antecedenti all’entrata in vigore della legge di chiarimento (D.L. n. 98/2011).

Un ingegnere già iscritto a un’altra cassa previdenziale è tenuto a iscriversi anche alla Gestione Separata INPS?
Sì, se svolge attività di libero professionista ma non può iscriversi alla propria cassa di categoria (Inarcassa) perché contemporaneamente iscritto presso un’altra gestione previdenziale obbligatoria, è tenuto all’iscrizione presso la Gestione Separata dell’INPS.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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