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Frazionamento contanti: elusione o illecito?

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 8459/2024, ha stabilito che il frazionamento contanti per trasferire una somma ingente di denaro dall’estero, suddividendola tra più persone per rimanere sotto la soglia di dichiarazione, costituisce un illecito. La Corte ha ritenuto tale pratica un mero artificio finalizzato a eludere la normativa sulla tracciabilità dei movimenti di valuta, confermando la sanzione irrogata dal Ministero dell’Economia. La decisione si basa sul principio che va considerata l’unicità dell’operazione economica nel suo complesso, a prescindere dalla sua suddivisione formale.

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Pubblicato il 10 novembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile

Frazionamento Contanti: Un Artificio Inutile per Eludere i Controlli

L’importazione di denaro contante attraverso le frontiere è una pratica soggetta a rigide normative per garantire la tracciabilità dei flussi finanziari. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha affrontato il tema del frazionamento contanti, chiarendo una volta per tutte che dividere una somma ingente tra più persone per non superare le soglie di dichiarazione costituisce un illecito. Vediamo nel dettaglio la decisione e le sue implicazioni.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine da una sanzione di oltre 60.000 euro inflitta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze a due contribuenti. Questi ultimi avevano trasferito dalla Svizzera all’Italia una somma complessiva di circa 225.500 euro in contanti senza presentare la prescritta dichiarazione valutaria.

La particolarità della condotta risiedeva nella modalità del trasferimento: l’intera somma era stata suddivisa in diverse tranche di poco più di 50.000 euro ciascuna. In un’unica giornata, i contribuenti, con l’aiuto di alcuni familiari, avevano effettuato più viaggi attraverso la frontiera, in modo che ogni singola persona trasportasse un importo nominalmente inferiore alla soglia che fa scattare l’obbligo di dichiarazione. I contribuenti, ritenendo la sanzione illegittima, avevano impugnato il provvedimento, ma sia il tribunale di primo grado sia la Corte d’Appello avevano confermato la validità della sanzione.

La Decisione della Corte di Cassazione sul frazionamento contanti

Investita della questione, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dei contribuenti, confermando la decisione dei giudici di merito. I ricorrenti avevano basato la loro difesa su tre motivi principali: la presunta tardività della contestazione da parte dell’Amministrazione, la mancanza di prova della violazione e, soprattutto, l’errata applicazione della legge sul punto cruciale del frazionamento.

La Suprema Corte ha ritenuto infondati tutti i motivi. In particolare, sul tema centrale del frazionamento contanti, ha stabilito che la condotta dei ricorrenti integrava pienamente la fattispecie sanzionata. L’aver suddiviso l’importo tra più persone non fa venir meno l’illiceità del comportamento, in quanto si trattava di un mero artificio volto ad eludere la normativa.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte di Cassazione ha basato la sua decisione su alcuni principi cardine:

1. L’Unicità dell’Operazione Economica: I giudici hanno guardato alla sostanza dell’operazione piuttosto che alla sua forma. Nonostante i molteplici passaggi alla frontiera, il trasferimento di denaro costituiva un’unica operazione economica, riconducibile alla titolarità dei due ricorrenti. I familiari coinvolti agivano chiaramente per conto di questi ultimi, in un’azione coordinata e finalizzata a un unico risultato: importare l’intera somma di 225.500 euro.

2. L’Artificio Elusivo: Il frazionamento è stato qualificato come un “mero artificio”. La Corte ha evidenziato che lo schema adottato era palesemente finalizzato ad aggirare la sorveglianza sull’importazione di contante. La legge mira a monitorare i movimenti di capitale significativi, e permettere tali espedienti ne vanificherebbe lo scopo.

3. Il Principio di Tracciabilità: La Corte ha sottolineato che la tracciabilità dei movimenti di valuta è il denominatore comune sia della normativa valutaria sia di quella antiriciclaggio. Pertanto, il principio secondo cui un’operazione economicamente unitaria non può essere artificiosamente frazionata si applica anche in questo contesto, e non solo in materia di antiriciclaggio come sostenuto dai ricorrenti.

Conclusioni

L’ordinanza della Cassazione ribadisce un concetto fondamentale: le norme sulla circolazione transfrontaliera di contante non possono essere eluse con semplici stratagemmi formali. La valutazione della condotta deve tenere conto dell’operazione economica nel suo complesso. Chiunque intenda trasferire somme di denaro importanti deve essere consapevole che il frazionamento contanti tra più persone o in più viaggi ravvicinati non è una scappatoia legale, ma un comportamento illecito che espone a pesanti sanzioni. La giustizia guarda all’intento e al risultato complessivo, non alla singola azione isolata.

È legale trasferire una grossa somma di denaro contante dall’estero dividendola in importi più piccoli, ciascuno sotto la soglia di legge, e facendola trasportare da più persone?
No, non è legale. Secondo la Corte di Cassazione, se queste azioni fanno parte di un’unica operazione economica riconducibile a uno o più soggetti titolari del denaro, si tratta di un artificio per eludere la legge e l’intera operazione è considerata illecita.

Come viene considerata dalla legge la pratica del frazionamento contanti per eludere l’obbligo di dichiarazione?
La Corte la considera un “mero artificio” volto ad eludere la sorveglianza sull’importazione di contante. Nonostante la suddivisione formale, l’operazione viene valutata nella sua unicità e interezza, integrando così la violazione sanzionata.

Il principio che vieta il frazionamento si applica solo alle norme antiriciclaggio o anche al trasferimento di valuta?
Si applica a entrambe le normative. La Corte di Cassazione ha chiarito che la tracciabilità dei movimenti di valuta è un principio comune sia alla normativa valutaria sia a quella antiriciclaggio, pertanto il divieto di frazionamento di un’operazione unitaria è un principio di carattere generale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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