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Fondo Garanzia TFR: l’originale del titolo non serve

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 16776/2024, ha stabilito che l’INPS non può rifiutare il pagamento del TFR a carico del Fondo Garanzia TFR solo perché il lavoratore non ha consegnato l’originale del titolo esecutivo contro il datore di lavoro insolvente. Secondo la Corte, una copia del titolo è sufficiente, a meno che l’ente non ne contesti formalmente la conformità. La richiesta dell’originale è stata ritenuta irragionevole e non necessaria, neanche per la successiva azione di surroga dell’INPS verso il datore di lavoro.

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Pubblicato il 28 novembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Fondo Garanzia TFR: Per la Cassazione basta la copia del titolo esecutivo

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha affrontato un tema di grande importanza per i lavoratori che si trovano a dover ricorrere al Fondo Garanzia TFR a causa dell’insolvenza del proprio datore di lavoro. La Suprema Corte ha stabilito che l’INPS non può negare l’erogazione della prestazione per la mancata consegna del titolo esecutivo in originale, ritenendo sufficiente una copia. Questa decisione rimuove un ostacolo burocratico che poteva complicare o ritardare l’accesso a un diritto fondamentale.

I fatti di causa

Il caso nasce dalla vicenda di una lavoratrice che, a seguito di una infruttuosa esecuzione forzata nei confronti del suo datore di lavoro, risultato insolvente, si era rivolta all’INPS per ottenere il pagamento del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) attraverso il Fondo di Garanzia. L’INPS, tuttavia, aveva respinto la richiesta sulla base di un’unica motivazione: la lavoratrice non aveva fornito il documento originale del titolo esecutivo (nella fattispecie, un decreto ingiuntivo) che attestava il suo credito.
Sia il Tribunale in primo grado che la Corte d’Appello avevano dato ragione alla lavoratrice, condannando l’INPS al pagamento. Secondo i giudici di merito, la mancata consegna dell’originale non poteva ostacolare l’intervento del Fondo, che ha proprio lo scopo di tutelare i lavoratori in queste situazioni di difficoltà.

Il ricorso dell’INPS e la questione del Fondo Garanzia TFR

L’INPS ha impugnato la decisione davanti alla Corte di Cassazione, insistendo sulla violazione di diverse norme che regolano l’intervento del Fondo Garanzia TFR. L’ente previdenziale sosteneva che la consegna dell’originale del titolo esecutivo fosse un requisito indispensabile per procedere al pagamento. Secondo la tesi dell’Istituto, questa richiesta era giustificata dalla necessità di avere una documentazione certa e completa per istruire la pratica e, in un secondo momento, per poter esercitare l’azione di surroga nei confronti del datore di lavoro insolvente, recuperando così le somme anticipate.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell’INPS, definendo il motivo infondato. Le motivazioni della Corte si basano su principi di ragionevolezza e sulla corretta interpretazione delle norme processuali e sostanziali.

In primo luogo, i giudici hanno ribadito che, sebbene l’INPS abbia il potere di determinare le modalità di erogazione delle prestazioni e di richiedere la documentazione necessaria, tale potere deve essere esercitato secondo un criterio di ragionevolezza. Non deve, cioè, rendere l’esercizio del diritto da parte del lavoratore eccessivamente difficile o, addirittura, impossibile. Pretendere l’originale del titolo, senza un apprezzabile interesse concreto, è stato ritenuto un requisito sproporzionato.

In secondo luogo, la Corte ha fatto riferimento all’articolo 2719 del Codice Civile. Questa norma stabilisce che le copie fotografiche di scritture hanno la stessa efficacia probatoria dell’originale se la loro conformità non viene espressamente disconosciuta. Nel caso di specie, l’INPS non aveva mai formalmente contestato che la copia del decreto ingiuntivo presentata dalla lavoratrice non fosse conforme all’originale. Questo mancato disconoscimento priva di ogni fondamento la pretesa dell’ente di ottenere l’originale.

Infine, la Cassazione ha smontato anche l’argomentazione relativa alla necessità dell’originale per l’azione di surroga. L’articolo 2, comma 7, della Legge n. 297/82, che disciplina la surroga, non subordina affatto l’azione alla produzione dell’originale del titolo esecutivo del lavoratore. La surroga presuppone semplicemente la prova del pagamento effettuato dall’INPS, prova che può essere fornita tramite la ‘contabile di pagamento’.

Le Conclusioni

Con questa ordinanza, la Corte di Cassazione rafforza la tutela dei lavoratori di fronte all’insolvenza del datore di lavoro. La decisione chiarisce che le richieste documentali da parte dell’INPS devono essere funzionali e ragionevoli, senza trasformarsi in ostacoli burocratici che vanificano lo scopo stesso del Fondo Garanzia TFR. Il principio affermato è chiaro: in assenza di un formale e motivato disconoscimento, una copia del titolo esecutivo è pienamente sufficiente per attivare la tutela del Fondo. Si tratta di una pronuncia che semplifica l’iter per i lavoratori e riequilibra il rapporto con l’ente previdenziale, ancorandolo a principi di correttezza e proporzionalità.

È obbligatorio consegnare all’INPS l’originale del titolo esecutivo per ottenere il pagamento del TFR dal Fondo di Garanzia?
No, secondo la Corte di Cassazione non è obbligatorio. Una copia del titolo è sufficiente, a meno che l’INPS non ne disconosca formalmente la conformità all’originale.

Perché l’INPS richiede la documentazione ai lavoratori?
L’INPS richiede la documentazione per verificare i presupposti del diritto alla prestazione. Tuttavia, questo potere deve essere esercitato con ragionevolezza, senza rendere eccessivamente difficile l’esercizio del diritto del lavoratore.

L’INPS ha bisogno dell’originale del titolo esecutivo per agire contro il datore di lavoro insolvente?
No. Per esercitare l’azione di surroga, l’INPS deve solo provare di aver effettuato il pagamento al lavoratore, ad esempio tramite una ‘contabile di pagamento’. La produzione dell’originale del titolo esecutivo non è richiesta dalla legge per questa azione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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