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Estinzione processo appello: cosa succede se non ti presenti

Una recente sentenza della Corte d’Appello di Ancona ha dichiarato l’estinzione del processo d’appello a causa della mancata comparizione delle parti a due udienze consecutive. La decisione si fonda sull’applicazione rigorosa dell’art. 181 del codice di procedura civile, che sanziona l’inattività delle parti. La Corte ha chiarito che il mancato deposito di note scritte, nella modalità della trattazione cartolare, equivale a una mancata comparizione fisica, portando alla cancellazione della causa dal ruolo e lasciando le spese a carico di chi le ha anticipate.

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Pubblicato il 3 novembre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Estinzione Processo Appello: Le Conseguenze della Mancata Comparizione

L’estinzione processo appello è una delle conseguenze più severe dell’inerzia processuale. Una recente sentenza della Corte d’Appello di Ancona ci offre un chiaro esempio di come la mancata partecipazione attiva al giudizio, anche nella forma della trattazione scritta, possa portare alla fine prematura del procedimento. Questo caso sottolinea l’importanza cruciale per le parti e i loro difensori di adempiere a tutti gli oneri processuali per non vedere vanificate le proprie ragioni.

I Fatti del Caso: Un Appello Abbandonato

La vicenda trae origine da un appello proposto avverso una sentenza del Tribunale di Fermo. Una volta instaurato il giudizio di secondo grado, la Corte fissava una prima udienza di trattazione. Tuttavia, a questa udienza, svoltasi con le modalità della trattazione scritta, nessuna delle parti depositava le note richieste.

Di conseguenza, il giudice rinviava la causa a una nuova udienza, successiva alla prima. Anche in questa seconda occasione, le parti rimanevano inerti, non comparendo e non depositando alcuno scritto difensivo, nonostante la regolare comunicazione del rinvio da parte della cancelleria. Di fronte a questa duplice e consecutiva assenza, la Corte non ha potuto fare altro che prendere atto della situazione e trattenere la causa in decisione.

La Decisione della Corte d’Appello

La Corte d’Appello di Ancona ha dichiarato l’estinzione del processo. Con la sua sentenza, ha ordinato la cancellazione della causa dal ruolo, ponendo di fatto fine al giudizio d’appello senza entrare nel merito della controversia. Per quanto riguarda le spese legali, la Corte ha stabilito che, in conformità con l’art. 310 c.p.c., le spese del processo estinto restano a carico delle parti che le hanno anticipate. Ciascuna parte, quindi, si fa carico dei costi sostenuti fino a quel momento.

Le Motivazioni: L’applicazione rigorosa delle norme sull’estinzione processo appello

Il cuore della decisione risiede nell’applicazione combinata di diverse norme del codice di procedura civile. La Corte ha basato la sua pronuncia principalmente sull’art. 181, primo comma, c.p.c. Questa norma stabilisce che se nessuna delle parti compare alla prima udienza, il giudice fissa un’udienza successiva. Se anche a questa nuova udienza le parti non compaiono, il giudice ordina la cancellazione della causa dal ruolo e dichiara l’estinzione del processo.

La Corte ha specificato che questa regola, prevista per il giudizio di primo grado, si applica anche al processo d’appello grazie al rinvio operato dall’art. 359 c.p.c., che estende le norme del primo grado al secondo, ove compatibili. Inoltre, l’art. 309 c.p.c. rafforza questo principio, prevedendo l’estinzione anche se la mancata comparizione si verifica nel corso del processo e non solo alla prima udienza.

Un punto fondamentale chiarito dalla Corte è che, nel contesto della trattazione scritta introdotta dall’art. 127 ter c.p.c., il mancato deposito delle note scritte è equiparato alla mancata comparizione fisica. Le parti, pur essendo state regolarmente avvisate, non hanno compiuto l’atto richiesto per manifestare la loro volontà di proseguire il giudizio. Infine, la Corte ha sottolineato che la dichiarazione di estinzione deve avvenire con sentenza, come previsto dall’art. 307, ultimo comma, c.p.c. e confermato da consolidata giurisprudenza di Cassazione.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per Avvocati e Parti

La sentenza in esame è un monito severo sull’importanza della diligenza processuale. L’estinzione processo appello non è un’ipotesi remota, ma una conseguenza diretta e automatica dell’inattività delle parti. Questo caso dimostra che gli adempimenti procedurali, come il deposito di note scritte, non sono mere formalità, ma atti essenziali che manifestano l’interesse a coltivare la causa.

Per le parti, la conseguenza è la perdita definitiva della possibilità di ottenere una riforma della sentenza di primo grado. Per gli avvocati, emerge la responsabilità di monitorare attentamente le scadenze e le comunicazioni della cancelleria. Ignorare un’udienza, anche se cartolare, può compromettere irrimediabilmente l’esito di un intero giudizio.

Cosa accade se le parti non si presentano a due udienze consecutive in appello?
Il processo viene dichiarato estinto. Secondo l’art. 181 del Codice di Procedura Civile, applicabile anche in appello, la doppia mancata comparizione consecutiva delle parti comporta la cancellazione della causa dal ruolo e l’estinzione del giudizio.

Nella procedura di trattazione scritta, cosa viene considerato come ‘mancata comparizione’?
Il mancato deposito delle note scritte entro il termine fissato dal giudice è equiparato alla mancata comparizione fisica all’udienza. Le parti devono quindi rispettare le scadenze per il deposito telematico per non essere considerate assenti.

In caso di estinzione del processo d’appello, chi paga le spese legali?
Le spese del processo estinto restano a carico delle parti che le hanno anticipate. L’art. 310, ultimo comma, del Codice di Procedura Civile stabilisce che non vi è una condanna alle spese a favore di una parte, ma ciascuna sopporta i propri costi sostenuti fino a quel momento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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