LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Estinzione del ricorso: cosa succede se si rinuncia

Una società cooperativa ha impugnato in Cassazione una sentenza della Corte d’Appello. Successivamente, ha presentato una rinuncia al ricorso, che è stata accettata dalle controparti. La Corte di Cassazione, preso atto dell’accordo, ha dichiarato l’estinzione del ricorso e ha compensato le spese legali tra le parti, chiudendo definitivamente il procedimento.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 2 settembre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Estinzione del Ricorso: Quando la Rinuncia Chiude il Contenzioso

Nel complesso mondo della giustizia, non tutte le controversie arrivano a una sentenza che decide chi ha torto e chi ha ragione. A volte, il percorso processuale si interrompe prima. Un caso emblematico è quello dell’estinzione del ricorso, un meccanismo che chiude definitivamente un giudizio di impugnazione. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come ciò avvenga a seguito della rinuncia della parte che aveva avviato l’azione.

I fatti del caso

La vicenda trae origine da una controversia giudiziaria che vedeva contrapposte diverse società. Una di queste, una cooperativa, risultata soccombente in secondo grado, aveva deciso di presentare ricorso per Cassazione contro la sentenza emessa dalla Corte d’Appello. Tuttavia, in una fase successiva del procedimento, la stessa cooperativa ricorrente ha cambiato strategia, decidendo di non proseguire con l’impugnazione e presentando un atto formale di rinuncia al ricorso.

Le altre due società, che nel giudizio di Cassazione rivestivano il ruolo di controricorrenti, hanno formalmente accettato tale rinuncia.

La decisione sull’estinzione del ricorso

Preso atto della volontà concorde delle parti, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato formalmente l’estinzione del ricorso. Questa decisione non entra nel merito delle questioni sollevate nell’atto di impugnazione, ma si limita a certificare la fine del procedimento. Contestualmente, la Corte ha disposto la compensazione delle spese di lite, stabilendo che ogni parte dovesse sostenere i costi legali da essa affrontati.

Le motivazioni

La motivazione alla base della decisione è puramente processuale e si fonda su un principio di economia e disponibilità del processo. L’articolo 391 del Codice di Procedura Civile regola proprio le modalità di chiusura del giudizio di Cassazione in casi come questo. La Corte ha semplicemente verificato la presenza dei due presupposti fondamentali:

1. La rinuncia della parte ricorrente: un atto volontario con cui si manifesta l’intenzione di non voler più coltivare l’impugnazione.
2. L’accettazione delle controparti: un atto che conferma l’accordo nel porre fine alla lite.

La convergenza delle volontà delle parti ha reso superfluo qualsiasi ulteriore esame del caso. L’accettazione è rilevante soprattutto per la regolamentazione delle spese legali; in questo caso, l’accordo ha portato alla loro compensazione, evitando che la parte rinunciante fosse condannata a rimborsare le spese alle controparti.

Le conclusioni

L’ordinanza in esame evidenzia un aspetto cruciale del diritto processuale: le parti sono, entro certi limiti, padrone del processo. La rinuncia al ricorso, se accettata, è uno strumento efficace per porre fine a una controversia in modo tombale, evitando i tempi e i costi di un giudizio di Cassazione. Per le parti coinvolte, questa decisione comporta che la sentenza della Corte d’Appello diventa definitiva a tutti gli effetti. Per gli operatori del diritto, questo caso ribadisce l’importanza di formalizzare correttamente sia l’atto di rinuncia sia quello di accettazione per garantire una chiusura pulita e inequivocabile del contenzioso.

Cosa accade quando una parte rinuncia al proprio ricorso in Cassazione?
Se la parte che ha presentato il ricorso vi rinuncia e le altre parti accettano, la Corte di Cassazione dichiara l’estinzione del ricorso, chiudendo così il procedimento senza decidere nel merito.

Chi paga le spese legali in caso di estinzione del ricorso per rinuncia accettata?
Nel caso specifico esaminato, la Corte ha disposto la compensazione delle spese. Questo significa che ogni parte ha sostenuto i propri costi legali, senza che la parte rinunciante dovesse rimborsare le controparti.

Qual è l’effetto principale dell’estinzione del ricorso?
L’effetto principale è che la sentenza impugnata, in questo caso quella della Corte d’Appello, diventa definitiva e non può più essere contestata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati