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Estinzione del giudizio: la rinuncia al ricorso

Una consumatrice aveva promosso un ricorso in Cassazione contro una società di telecomunicazioni. Successivamente, la stessa parte ha presentato una rinuncia al ricorso, che è stata accettata dalla controparte. La Corte di Cassazione, verificati i requisiti di legge, ha dichiarato l’estinzione del giudizio, ponendo fine alla controversia a quel livello.

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Pubblicato il 5 dicembre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Estinzione del Giudizio: Cosa Succede Quando si Rinuncia al Ricorso in Cassazione?

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di come un procedimento giudiziario possa concludersi prima di una decisione nel merito, attraverso l’istituto della estinzione del giudizio. Questo meccanismo procedurale, attivato dalla rinuncia al ricorso, rappresenta uno strumento fondamentale per le parti che desiderano porre fine a una controversia in modo consensuale, anche davanti alla Corte di Cassazione.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da una consumatrice contro una nota compagnia di telecomunicazioni. Il ricorso era diretto a contestare una sentenza emessa dal Tribunale di Roma. Tuttavia, nel corso del procedimento, la stessa ricorrente ha cambiato strategia, depositando un atto formale di rinuncia al proprio ricorso.

La Rinuncia al Ricorso e l’Accettazione come presupposti per l’estinzione del giudizio

Un elemento cruciale della vicenda è stata la reazione della società di telecomunicazioni. Quest’ultima, in qualità di controricorrente, ha formalmente accettato la rinuncia presentata dalla consumatrice. Questo passaggio è di fondamentale importanza, come vedremo, per le conseguenze procedurali e per la decisione sulle spese legali. L’accordo tra le parti ha spianato la strada per una rapida conclusione del processo.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte, presa visione degli atti, ha semplicemente verificato la presenza dei requisiti richiesti dalla legge per dichiarare l’estinzione del giudizio. Gli articoli di riferimento sono il 390 e il 391 del Codice di procedura civile, che disciplinano appunto la rinuncia al ricorso.
La Corte ha constatato che la rinuncia era stata regolarmente depositata e che la controparte l’aveva accettata. Di conseguenza, non ha potuto fare altro che dichiarare estinto il procedimento di Cassazione. Inoltre, proprio grazie all’accettazione della controparte, la Corte ha specificato che non vi era luogo a provvedere sulle spese processuali, che si intendono compensate tra le parti.

Le Motivazioni

Le motivazioni della Corte sono puramente procedurali e si basano su una logica ineccepibile. La legge prevede che il ricorrente possa rinunciare al proprio ricorso in qualsiasi momento. Se la controparte accetta tale rinuncia, il processo si estingue. L’accettazione è rilevante perché, in sua assenza, il giudice dovrebbe comunque decidere sulla condanna alle spese legali a carico del rinunciante. In questo caso, l’accordo tra le parti ha semplificato l’iter, eliminando anche la necessità di una statuizione sulle spese. La Corte ha quindi agito come un notaio della volontà delle parti, certificando la fine del contenzioso a quel livello.

Le Conclusioni

Questa ordinanza, seppur breve, evidenzia un’importante lezione pratica: un processo non deve necessariamente concludersi con una sentenza che stabilisce un vincitore e un vinto. L’estinzione del giudizio tramite rinuncia accettata è uno strumento efficiente che consente alle parti di terminare una lite, risparmiando tempo e risorse. Dimostra come la volontà concorde delle parti possa prevalere sulla prosecuzione del contenzioso, confermando che la risoluzione consensuale delle dispute è un principio cardine del nostro ordinamento processuale, applicabile anche nel giudizio di massima istanza.

Cosa succede se una parte rinuncia al ricorso in Cassazione?
Se una parte deposita un atto di rinuncia al ricorso, il processo si avvia verso la sua conclusione anticipata. Se la controparte accetta la rinuncia, il giudice dichiara l’estinzione del giudizio, chiudendo definitivamente il procedimento a quel grado.

Perché è importante l’accettazione della rinuncia da parte della controparte?
L’accettazione è importante soprattutto per la questione delle spese legali. Come specificato nell’ordinanza, l’accettazione della rinuncia comporta che il giudice non debba disporre nulla sulle spese, che si presumono compensate tra le parti, salvo diverso accordo.

Qual è l’effetto principale dell’estinzione del giudizio?
L’effetto principale è la chiusura definitiva del procedimento di impugnazione. La sentenza impugnata passa in giudicato (diventa definitiva), e la controversia non può più essere portata avanti in quel grado di giudizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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