Errore Materiale: La Cassazione Corregge Se Stessa
Nel percorso della giustizia, anche un piccolo errore materiale può creare confusione e ritardi. Tuttavia, l’ordinamento prevede strumenti agili per porvi rimedio, come dimostra una recente ordinanza della Corte di Cassazione. Il provvedimento in esame chiarisce come la Suprema Corte possa correggere un proprio errore, assicurando che il corso del processo prosegua senza intoppi e nella sede giudiziaria corretta. Analizziamo insieme i dettagli di questa decisione e le sue implicazioni.
I Fatti del Caso: Un Rinvio alla Sede Sbagliata
La vicenda trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte di Appello di Genova. La Corte di Cassazione, con una precedente ordinanza, aveva accolto il ricorso, cassato la sentenza impugnata e disposto il rinvio della causa per un nuovo esame nel merito.
Tuttavia, nel redigere il provvedimento, è stato commesso un palese errore materiale: il rinvio è stato indirizzato alla Corte di Appello di Milano, anziché a quella di Genova, che era invece l’organo territorialmente competente e dal quale proveniva la sentenza annullata.
Accortasi dell’evidente svista, la parte ricorrente ha prontamente presentato un’istanza alla stessa Corte di Cassazione, chiedendo la correzione dell’errore contenuto nell’ordinanza.
La Correzione dell’Errore Materiale da Parte della Corte
La Corte di Cassazione, esaminata l’istanza, ha riconosciuto la fondatezza della richiesta. Ha constatato che si trattava, in effetti, di un mero errore di scrittura che non incideva sulla sostanza della decisione presa, ovvero l’annullamento della sentenza e la necessità di un nuovo giudizio d’appello.
Di conseguenza, con la nuova ordinanza, la Corte ha disposto la correzione del provvedimento precedente. Ha specificato che il rinvio deve intendersi effettuato alla Corte di Appello di Genova e non a quella di Milano, sanando così l’equivoco e ripristinando il corretto iter processuale.
Le Motivazioni della Decisione
La motivazione alla base del provvedimento è lineare e si fonda sulla necessità di garantire la coerenza e la corretta eseguibilità delle decisioni giudiziarie. La Corte ha semplicemente applicato il principio secondo cui gli errori materiali, ovvero quelli che non alterano il contenuto volitivo e logico-giuridico della decisione ma ne inficiano solo la manifestazione esteriore, possono e devono essere corretti d’ufficio o su istanza di parte. La decisione di accogliere l’istanza è stata un atto dovuto per emendare una svista palese e assicurare che il processo di rinvio si svolgesse davanti al giudice naturale precostituito per legge, evitando così inutili complicazioni procedurali e garantendo il diritto di difesa delle parti.
Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza, pur nella sua semplicità, riveste un’importante funzione pratica. Ribadisce l’esistenza e l’efficacia della procedura di correzione dell’errore materiale, uno strumento essenziale per l’economia processuale. Senza questa possibilità, un banale errore di trascrizione potrebbe costringere le parti a un’impasse o a percorsi giudiziari più complessi per far valere i propri diritti. La decisione conferma che la giustizia, pur formale, possiede gli anticorpi per correggere le proprie imperfezioni, assicurando che la sostanza del diritto prevalga su sviste formali e che il processo possa proseguire verso la sua giusta conclusione nel modo più celere ed efficiente possibile.
Cosa si intende per ‘errore materiale’ in un provvedimento giudiziario?
Per errore materiale si intende una svista puramente formale, come un errore di battitura o di trascrizione, che non influisce sul contenuto logico e decisionale del provvedimento. In questo caso, l’errata indicazione della città della Corte d’Appello.
Cosa ha deciso la Corte di Cassazione in questo caso specifico?
La Corte di Cassazione ha accolto l’istanza di correzione e ha emesso una nuova ordinanza per rettificare la precedente. Ha disposto che il rinvio della causa per un nuovo giudizio deve essere effettuato alla Corte di Appello di Genova, e non a quella di Milano come erroneamente indicato in precedenza.
Qual è stata la conseguenza pratica della correzione dell’errore materiale?
La conseguenza pratica è che il processo potrà proseguire correttamente davanti al giudice territorialmente competente, ovvero la Corte di Appello di Genova. Questo evita ritardi, incertezze procedurali e garantisce che la causa venga riesaminata nella sede giudiziaria appropriata, come previsto dalla legge.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 3 Num. 9858 Anno 2024
Civile Ord. Sez. 3 Num. 9858 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data pubblicazione: 11/04/2024
è stato accolto il ricorso avverso la sentenza della Corte di Appello di Genova n. 1293/ 2020;
che l’ordinanza ha cassato con rinvio la predetta sentenza della Corte di Appello;
che, per mero errore materiale, il rinvio del giudizio è stato effettuato davanti alla Corte di Appello di Milano, anziché di Genova;
che il ricorrente ha fatto istanza di correzione di tale errore materiale;
P.Q.M.
Dispone la correzione dell’errore materiale contenuto nell’ordinanza 36530/ 2023 nel senso che il rinvio va effettuato alla Corte di Appello di Genova anziché a quella di Milano.
Roma, il 29/01/2024