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Distrazione spese: correzione errore materiale

Un avvocato ha richiesto la correzione di un’ordinanza della Corte di Cassazione che aveva omesso di disporre la ‘distrazione spese’ a suo favore, nonostante si fosse dichiarato antistatario. La Corte ha accolto la richiesta, qualificando l’omissione come un ‘errore materiale’ sanabile tramite l’apposito procedimento, poiché la richiesta di distrazione era regolarmente presente agli atti. La decisione chiarisce che tale svista non incide sul contenuto della decisione ma solo sulla sua rappresentazione grafica e va quindi corretta.

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Pubblicato il 8 ottobre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Distrazione Spese e Correzione dell’Errore Materiale: L’Ordinanza della Cassazione

L’ordinanza in esame affronta un tema di grande rilevanza pratica per gli avvocati: l’omessa pronuncia sulla distrazione spese e il rimedio per sanare tale errore. La Corte di Cassazione, con una decisione chiara e lineare, ribadisce che tale dimenticanza costituisce un errore materiale, emendabile attraverso la specifica procedura di correzione, senza necessità di impugnare la decisione nel merito. Questo principio tutela il diritto del legale antistatario a vedersi riconosciuto il rimborso delle spese anticipate.

I Fatti di Causa

La vicenda trae origine da una precedente ordinanza con cui la Corte di Cassazione aveva dichiarato inammissibile un ricorso proposto da un Ministero. Nel liquidare le spese legali, tuttavia, la Corte aveva omesso di disporre la loro distrazione in favore del legale della parte vittoriosa, il quale si era ritualmente dichiarato antistatario in una memoria depositata precedentemente. Accortosi dell’omissione, l’avvocato ha presentato un ricorso per la correzione dell’errore materiale, sostenendo che la Corte non aveva dato seguito alla sua legittima richiesta.

L’Omissione della Distrazione Spese: un Errore Materiale

Il cuore della questione risiede nella qualificazione dell’omissione. Non si tratta di un errore di giudizio, che attiene al merito della controversia, ma di una mera svista, un’incongruenza tra la volontà del giudice (desumibile dagli atti, che contenevano la richiesta) e la sua materiale trasposizione nel testo del provvedimento. La richiesta del legale è stata ritenuta fondata proprio perché la sua istanza di distrazione spese risultava documentalmente provata da una memoria depositata nei termini. La procedura di correzione di cui all’art. 287 del codice di procedura civile è lo strumento appositamente previsto per sanare questo tipo di difformità, che non intaccano la sostanza della decisione.

La Decisione della Corte di Cassazione sulla Distrazione Spese

La Corte Suprema ha accolto il ricorso, disponendo la correzione del dispositivo della precedente ordinanza. Ha ordinato di aggiungere, dopo la locuzione “e accessori di legge”, le parole “da distrarre in favore dell’Avv. [omissis]”. La Corte ha inoltre stabilito, richiamando consolidati precedenti, che per il procedimento di correzione non è prevista una pronuncia sulle spese, confermando la natura meramente ripristinatoria e non contenziosa di tale rimedio.

Le Motivazioni

La motivazione della Corte si fonda su un principio consolidato: la procedura di correzione è esperibile quando vi è un palese difetto di corrispondenza tra l’ideazione del giudice e la sua rappresentazione grafica, rilevabile dal confronto tra le diverse parti del provvedimento o tra il provvedimento e gli atti di causa. Nel caso specifico, la presenza della dichiarazione di antistatario nella memoria difensiva rendeva evidente che l’omissione della distrazione spese nel dispositivo fosse frutto di una mera svista. La correzione, pertanto, non altera il contenuto concettuale e sostanziale della decisione originale, ma si limita a conformare il testo alla volontà del giudice, già manifestata implicitamente con l’accoglimento della difesa della parte.

Conclusioni

Questa ordinanza rafforza la tutela degli avvocati che si dichiarano antistatari. Conferma che l’omissione della distrazione delle spese è un errore materiale facilmente emendabile, a condizione che la richiesta sia stata correttamente formulata e depositata agli atti. La decisione sottolinea l’importanza di un attento controllo dei provvedimenti da parte dei legali, ma offre al contempo la certezza di un rimedio rapido ed efficace per correggere eventuali sviste, garantendo così il giusto recupero delle spese professionali anticipate.

Cosa succede se un giudice dimentica di disporre la distrazione delle spese a favore dell’avvocato antistatario?
Si tratta di un errore materiale che può essere corretto attraverso l’apposito procedimento previsto dall’art. 287 c.p.c., senza la necessità di impugnare la decisione nel merito.

Qual è il presupposto per poter chiedere la correzione dell’errore materiale per omessa distrazione spese?
È necessario che la richiesta di distrazione, con la dichiarazione di essere antistatario, sia stata regolarmente depositata e sia quindi presente negli atti del processo prima della decisione.

Sono previste spese legali per il procedimento di correzione dell’errore materiale?
No, la Corte di Cassazione, richiamando la propria giurisprudenza costante, ha stabilito che non vi è luogo a provvedere sulle spese del procedimento di correzione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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