La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 5991/2024, ha respinto sia il ricorso di una parte processuale che quello di un consulente tecnico d'ufficio (CTU) in merito alla liquidazione delle competenze. La Corte ha stabilito i principi per il corretto calcolo del compenso CTU, confermando che, in caso di indagini con valore economico determinabile, si applica la tariffa a scaglioni e non quella a vacazioni. Inoltre, ha ribadito la natura obbligatoria della sanzione per il ritardo nella consegna dell'elaborato e ha chiarito che, nel procedimento di opposizione, la riduzione del compenso non comporta automaticamente la condanna del CTU al pagamento delle spese legali.
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