La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 4245/2024, stabilisce un principio fondamentale in materia di compravendita immobiliare. Anche in presenza di vizi immobile talmente gravi da renderlo inidoneo all'uso, l'acquirente non è obbligato a chiedere la risoluzione del contratto. Al contrario, conserva il diritto di scegliere il rimedio a lui più congeniale, come la riduzione del prezzo (azione estimatoria), per mantenere la proprietà del bene. La scelta della tutela spetta alla parte lesa, non può essere imposta dalle circostanze o dalla gravità dell'inadempimento della controparte.
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