Un condominio si è opposto a un decreto ingiuntivo di una società energetica, sostenendo l'errata applicazione della tariffa per 'non residenti'. Secondo il condominio, gravava sul gestore l'onere della prova fornitura, ovvero l'obbligo di acquisire d'ufficio i dati sulla residenza dal Comune. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, chiarendo che nei contratti di natura privatistica, come quello di fornitura, spetta all'utente che richiede un'agevolazione tariffaria dimostrare di possederne i requisiti. Il gestore non è tenuto a reperire autonomamente informazioni che il cliente può fornire con una semplice autocertificazione.
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