Un immobile subisce un allagamento a causa dell'incapacità della rete fognaria di gestire forti piogge. Nei primi due gradi di giudizio, la società di gestione idrica viene assolta per "caso fortuito". La Corte di Cassazione, tuttavia, ribalta la decisione, stabilendo che per invocare il caso fortuito non basta affermare l'eccezionalità dell'evento atmosferico. La società, in qualità di custode, ha l'onere di provare, tramite dati scientifici e statistici (come quelli pluviometrici), che l'evento era imprevedibile e straordinario. Senza tale prova oggettiva, la responsabilità da custodia non può essere esclusa.
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