La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18520/2025, ha stabilito che un imprenditore fallito non può ottenere il beneficio dell'esdebitazione se ha riportato una condanna penale tramite patteggiamento per reati connessi all'attività d'impresa. La Corte chiarisce due punti fondamentali: primo, la sentenza di patteggiamento è equiparata a una sentenza di condanna ai fini della normativa fallimentare; secondo, l'estinzione del reato che consegue al patteggiamento non equivale alla riabilitazione, unico requisito che permetterebbe di superare l'ostacolo della condanna. La decisione sottolinea il rigore del legislatore nel valutare la meritevolezza del debitore, negando il beneficio della liberazione dai debiti in presenza di un precedente penale specifico, consolidando l'orientamento sull'incompatibilità tra esdebitazione e patteggiamento.
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