Una società aveva promosso un'azione revocatoria contro una banca, ma il processo è stato interrotto a causa della liquidazione coatta di quest'ultima. La questione centrale riguardava il 'dies a quo interruzione processo', ovvero il momento da cui far decorrere il termine per la riassunzione. La Corte d'Appello aveva ritenuto la riassunzione tardiva, legando la scadenza alla comunicazione PEC dell'evento interruttivo. La Corte di Cassazione, invece, ha annullato tale decisione, stabilendo che il termine decorre non dalla conoscenza dell'evento, ma dalla data in cui il giudice dichiara formalmente l'interruzione, rendendo così tempestiva la riassunzione effettuata dalla società.
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