La Corte di Cassazione ha stabilito che una domanda di condanna al pagamento contro una società diventa improcedibile se, durante il processo, la società viene sottoposta a sequestro di prevenzione. A seguito di un contratto preliminare di compravendita non andato a buon fine, gli acquirenti avevano citato in giudizio la società costruttrice per la restituzione di un ingente acconto. Mentre la causa era in appello, la società è stata oggetto di un sequestro ai sensi della normativa antimafia. La Suprema Corte ha chiarito che, in questi casi, il credito deve essere accertato esclusivamente nell'ambito della procedura concorsuale che si apre davanti al giudice penale, rendendo la parallela azione civile improcedibile.
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