La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 5328/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso di due coniugi avverso una sentenza che rendeva inefficace un trasferimento immobiliare tra loro. Al centro del caso un'azione revocatoria promossa da un istituto di credito. La Corte ha ribadito un principio consolidato: nell'ambito dell'azione revocatoria, il vincolo di coniugio e la convivenza costituiscono una presunzione grave, precisa e concordante della conoscenza, da parte del coniuge acquirente, della situazione debitoria dell'altro coniuge, integrando il requisito della 'scientia damni'.
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