Un lavoratore, formalmente classificato a un livello inferiore, ha ottenuto il riconoscimento di una qualifica superiore. L’azienda ha contestato la decisione, sostenendo che le mansioni svolte non rientravano nei criteri previsti, in particolare perché l’attività si svolgeva interamente all’interno di una stazione e non sulla ‘linea piena’. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell’azienda, stabilendo che, ai fini del CCNL di settore, la distinzione rilevante non è il luogo fisico esatto (dentro o fuori i ‘picchetti di manovra’), ma il contesto operativo: operare in una ‘stazione’ o ‘scalo’ giustifica la qualifica superiore rispetto a un semplice ‘impianto di servizio’, confermando così il diritto del lavoratore.
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