La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 19858/2025, ha chiarito un punto cruciale sulla prescrizione dei contributi della gestione separata. Il caso riguardava un professionista a cui l’ente previdenziale chiedeva i contributi per il 2012. La questione era determinare il corretto ‘dies a quo’ (giorno di inizio) della prescrizione quinquennale, data l’esistenza di una prima scadenza prorogata e di una seconda, facoltativa, con maggiorazione. La Corte ha stabilito che il termine di prescrizione decorre dalla prima scadenza di pagamento utile, anche se prorogata. La possibilità di pagare successivamente con una maggiorazione è una mera agevolazione e non sposta in avanti l’inizio della prescrizione. Di conseguenza, l’atto di riscossione dell’ente, notificato oltre cinque anni dalla prima scadenza, è stato ritenuto tardivo e il credito prescritto.
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