Una dirigente pubblica fa causa all’amministrazione per non essere stata nominata a un incarico apicale, lamentando una perdita di chance. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 17672/2025, chiarisce aspetti fondamentali sull’onere della prova. Stabilisce che il danneggiato deve dimostrare una seria probabilità di successo non solo rispetto a chi ha ottenuto l’incarico, ma anche rispetto a tutti gli altri candidati. La Corte distingue tra motivazione ‘mancante’ e ‘insufficiente’ dell’atto di nomina, confermando la valutazione del giudice di merito che l’aveva ritenuta insufficiente. Infine, accoglie il ricorso solo sulla parte relativa alle spese legali, affermando che un accoglimento parziale della domanda non giustifica la compensazione totale delle spese.
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