Un'architetta dipendente di un Ente Locale ha agito in giudizio per demansionamento, sostenendo che le mansioni assegnatele fossero inferiori alla sua Categoria D. La Corte di Cassazione ha confermato le sentenze di merito, rigettando il ricorso dell'Ente. La Corte ha chiarito che, ai fini della corretta qualificazione professionale, non è sufficiente l'attribuzione formale di un ruolo, ma è necessario che le mansioni svolte richiedano effettivamente elevate competenze tecnico-specialistiche e autonomia, confermando così il demansionamento pubblico impiego della lavoratrice.
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