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Diritto del Lavoro

Il lavoro sportivo: aspetti contrattuali

L’esercizio dell’attività sportiva, sia essa svolta in forma individuale o collettiva, professionistica o dilettantistica, è libero Sono qualificati sportivi professionisti: gli atleti, gli allenatori, i direttori tecnico-sportivi ed i preparatori atletici, che esercitano l’attività sportiva a titolo oneroso con carattere di continuità nell’ambito delle discipline regolamentate dal CONI e che conseguono la qualificazione dalle federazioni […]

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Dimissioni del lavoratore, atto unilaterale recettizio

Le dimissioni del lavoratore costituiscono un atto unilaterale recettizio idoneo a determinare la risoluzione del rapporto nel momento in cui pervengono a conoscenza del datore di lavoro, indipendentemente dalla volontà di quest’ultimo, con la conseguenza che la successiva revoca delle stesse è inidonea ad eliminare l’effetto risolutivo che si è già prodotto, restando limitata la prosecuzione del rapporto al solo periodo di preavviso. Tuttavia, in applicazione del principio generale di libertà negoziale, le parti possono consensualmente stabilire di porre nel nulla le dimissioni con conseguente prosecuzione a tempo indeterminato del rapporto stesso.

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Tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro

L’argomento parte dall’analisi di alcune norme costituzionali e codicistiche. Art 32 C: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i […]

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Il criterio discrettivo della subordinazione

In particolare, non surroga il criterio discrettivo della subordinazione neanche il nomen iuris, che al rapporto di lavoro sia dato dalle sue stesse parti (c. d. autoqualificazione) dal quale, tuttavia, in nessun caso si può prescindere, ed assume rilievo addirittura decisivo, ove l’autoqualificazione non risulti in contrasto con le concrete modalità di svolgimento del rapporto medesimo.

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I contratti di solidarietà

Definiti dalla L 863 del 1984, i contratti di solidarietà sono accordi aziendali che in particolare tendono al soddisfacimento di due esigenze: 1) evitare riduzione di personale, nel qual caso si avranno i cd “contratti difensivi”; 2) favorire nuove assunzioni, nel qual caso si avranno i cd”contratti espansivi”, Possono fare ricorso ai cntratti in esame, […]

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Lavoro subordinato, responsabilità del datore di lavoro

2087 c. c. è configurabile quando la lesione del bene tutelato derivi dalla violazione dell’obbligo che incombe al datore di lavoro di adottare idonee misure a tutela della salute del lavoratore subordinato e della sua personalità morale, e di controllare e vigilare che esse siano osservate da parte dei lavoratori.

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Perdita della capacità lavorativa, perdita patrimoniale

Il riconoscimento della perdita della capacità lavorativa generica, come componente strutturale del danno biologico nella sua complessità e nella sua natura dinamica e permanente, risale a teorie scientifiche della medicina legale italiana, ed è scientificamente testata come perdita di capacità lavorativa, per la permanente riduzione della resistenza fisica al lavoro esercitato o alle chances lavorative, secondo l’evoluzione delle offerte di lavoro e delle libere scelte del giovane lavoratore. Orbene, se è logico che nella valutazione globale del danno biologico, la indicazione del punteggio finale derivi dalla valutazione di tutte le componenti, fisiche e psichiche, interrelazionali ed esistenziali (come si desume dalla definizione analitica del danno biologico di non lieve entità, contenuta nell’art.

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Istituzione e disciplina dell’I.R.A.P.: imposta regionale sulle attività produttive

Il D. lgs n. 446 del 1997, ha istituito l’imposta regionale sulle attività produttive esercitate nel territorio delle regioni; è un tributo di carattere reale e non deducibile, ai fini delle imposte sui redditi, che colpisce la ricchezza delle attività, nella fase di produzione. Presupposto, per la sua applicabilità, è l’esercizio abituale di un’attività diretta […]

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Facoltà di prosecuzione del rapporto di lavoro, diritto a pensione

A seguito della sentenza della Corte Costituzionale 282/1991, la disposizione, art. 4 primo comma del dpr 29 dicembre 1973 n. 1092, che dispone la cessazione dal servizio per gli impiegati al compimento del sessantacinquesimo anno di età, non è stata cancellata dall’ordinamento, ma è stata modificata solo entro limiti ben precisi, nel senso che la deroga, e quindi la facoltà di prosecuzione del rapporto di lavoro, è ammessa soltanto per il tempo strettamente necessario al raggiungimento dell’anzianità minima per il diritto a pensione.

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Lesioni personali del lavoratore

2087 c. c. imputa all’imprenditore-datore di lavoro i danni all’integrità fisica ed alla personalità morale del lavoratore non secondo un criterio di responsabilità oggettiva bensì in base a negligenza, imperizia, imprudenza o violazione di specifiche norme, restando a suo carico la prova liberatoria ex.

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Indennità sostitutiva prima del deposito della sentenza

In applicazione di tale principio deve ritenersi pienamente valida ed efficace l’opzione per l’indennità sostitutiva esercitata prima del deposito della sentenza che ha accertato l’illegittimità del licenziamento ed ha disposto la reintegrazione nel posto di lavoro.

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Indennità sostitutiva, diritto alla reintegrazione

18 della legge n. 300 del 1970, nel testo modificato dall’art. 1 della legge n. 108 del 1990, si inserisce, in connessione con il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro, in un rapporto obbligatorio avente la struttura di un’obbligazione con facoltà alternativa dal lato del creditore, essendo attribuita al prestatore la facoltà insindacabile di monetizzare il diritto alla reintegrazione in una prestazione pecuniaria di ammontare fisso, pari a quindici mensilità di retribuzione.

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Struttura della contrattazione collettiva

Il contratto collettivo di lavoro è una tipologia contrattuale siglato dalle cd: “parti sociali” quali: organizzazioni rappresentative dei lavoratori (sindacati), associazioni dei datori, Governo, al fine di raggiungere intese e concertazioni congiunte relativamente alla disciplina dei rapporti di lavoro individuali e reciproci. Sua precipua funzione, è quella di individuare e disciplinare i minimi economici, retribuzione, […]

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Affissione del codice disciplinare nel pubblico impiego privatizzato

7, primo comma, legge 300/1970 prescrive l’affissione in luogo visibile a tutti delle norme disciplinari vigenti all’interno dell’impresa e ha per scopo di rendere conoscibili a tutti i lavoratori non soltanto le singole fattispecie di illecito ma anche le relative sanzioni, in modo che ciascun lavoratore conosca non solo i comportamenti a cui è astretto ma anche le conseguenze delle violazioni, necessariamente proporzionate alla gravità di esse. 16 aprile 1994 n. 297 enumera le sanzioni disciplinati, distingue sia pure attraverso clausole generali le diverse fattispecie di illecito e disciplina il relativo procedimento.

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Lavoratore, possibilità di essere adibito ad altre mansioni

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 24459 del 7 novembre 2006

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Documento indispensabile ai fini della decisione della causa

Nel rito del lavoro, in base al combinato disposto degli artt. Tale rigoroso sistema di preclusioni trova un contemperamento, ispirato alla ricerca della verità materiale, cui è doverosamente funzionalizzato il rito del lavoro, teso a garantire una tutela differenziata in ragione della natura dei diritti che nel giudizio devono trovare riconoscimento, nei poteri d’ufficio del giudice in materia di ammissione di nuovi mezzi di prova, ai sensi del citato art.

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Obbligo di conservazione del posto del lavoratore assente

Ai fini dell’acquisizione del diritto alla qualifica superiore, di distinti periodi di reiterata assegnazione alle corrispondenti mansioni, l’art. Nel caso in esame, la vacanza del posto in organico del titolare dell’ufficio si è verificata solo con la cessazione del rapporto del soggetto destinato a tale posizione di lavoro; fino a tale momento, nonostante le precedenti assenze, è perdurato nei confronti del medesimo l’obbligo di conservazione del posto.

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Dirigenti, trasferimento di azienda in stato di insolvenza

2112 c. c. , possa riferirsi anche ai dirigenti come destinatari dell’accordo. 4 della legge 23 luglio 1991 n. 223, si deve infatti osservare che la citata pronuncia si riferisce alla diversa ipotesi della prevalenza dell’accordo, stipulato per agevolare la mobilità dei lavoratori delle aziende in crisi, sulla continuità del rapporto di lavoro in caso di trasferimento dell’azienda, indipendentemente dalla formale, tempestiva disdetta prevista dal primo comma dell’art.

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Responsabilità del datore di lavoro, infortuni sul lavoro

La responsabilità del datore di lavoro per violazione dell’obbligo di sicurezza sancito dall’art. 2087 c. c. non ha natura oggettiva e pertanto l’onere della prova del nesso causale tra danno ed inadempimento (nel caso di specie, mancanza delle misure di sicurezza) resta a carico del lavoratore, mentre il datore di lavoro può liberarsi solo dimostrando la non imputabilità dell’evento.

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Brevi cenni sulla disciplina del TFR

Per effetto delle nuove disposizioni dettate dalla legge Finanziaria 2007, il 31 gennaio i Ministri del Lavoro e della Previdenza Sociale, dell’Economato e Finanza, hanno posto la loro firma sui decreti attuativi della richiamata legge, relativi alla destinazione del TFR. TFR è l’acronimo di ”trattamento di fine rapporto”, anche conosciuto come “liquidazione” istituito con legge […]

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