La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 3487/2025, ha chiarito i limiti della perizia contrattuale in ambito assicurativo. A seguito di un incendio, era sorta una controversia tra un'azienda e la sua compagnia assicurativa riguardo l'applicazione di una clausola di scoperto. La Suprema Corte ha stabilito che il mandato dei periti è strettamente limitato alla quantificazione tecnica del danno. L'interpretazione delle clausole della polizza, essendo una questione di diritto, spetta esclusivamente al giudice. Pertanto, la decisione dei periti di applicare lo scoperto è stata considerata un eccesso di mandato, e la sentenza della Corte d'Appello che aveva escluso tale applicazione è stata confermata.
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