La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 1747/2025, ha stabilito che gli interessi commerciali per ritardato pagamento, previsti dal D.Lgs. 231/2002, si applicano anche ai contratti d'appalto stipulati tra imprese private. Il caso riguardava un'impresa edile che chiedeva il pagamento del corrispettivo per lavori eseguiti. Mentre la Corte d'Appello aveva negato tali interessi, riconoscendo solo quelli legali, la Cassazione ha riformato la decisione. Ha chiarito che il contratto d'appalto rientra nella nozione di "prestazione di servizi", rendendo pienamente applicabile la disciplina speciale, più severa, volta a contrastare i ritardi nei pagamenti nelle transazioni commerciali.
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