La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 22724/2025, affronta un caso di responsabilità bancaria e chiarisce i criteri per la successione nei debiti in una cessione d'azienda. Nel caso di specie, gli eredi di un correntista avevano citato in giudizio un istituto di credito per operazioni distrattive. Durante il lungo iter processuale, l'istituto è stato posto in liquidazione e un ramo d'azienda è stato ceduto a una grande banca. La Corte ha stabilito che, ai fini del trasferimento di una passività derivante da una lite, non è sufficiente la mera pendenza del giudizio al momento della cessione. È necessario che il rapporto sottostante sia ancora esistente e funzionale all'attività d'impresa dell'acquirente, come specificato nel contratto di cessione. Di conseguenza, la Corte ha cassato la sentenza d'appello che aveva affermato la successione automatica della banca acquirente nel debito, rinviando la causa per un nuovo esame basato sulla corretta interpretazione del contratto di cessione contenzioso bancario.
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